(A. Vocalelli) – Chissà se ancora diranno che era tutta colpa di Zeman. La Roma ha perso in casa della Sampdoria, incassando tre reti: pensate se fosse successo con il boemo. Tutti lì a dire: ecco la Roma che incassa tre gol a partita. Eppure il nuovo allenatore, Andreazzoli, aveva fatto di tutto e di più per mettere i giocatori a proprio agio. Spiegando in settimana di voler andare incontro alle loro esigenze personali, fatte anche di orari comodi per gli allenamenti. E poi in campo: difesa a tre, come la squadra aveva mostrato di gradire particolarmente a Firenze in Coppa Italia. E dentro tutti i giocatori che più avevano avuto problemi con Zeman. Ecco dunque Stekelenburg, riecco De Rossi, ecco Pijanic addirittura al centro del gioco, forse più ancora di Totti, ed ecco Marquinho, che da Zeman era stato addirittura punito con una mancata convocazione. Tutti insieme, non hanno però prodotto un calcio molto, molto, diverso. Anzi. La Roma, come detto, ha incassato tre gol. Il primo per un errore di appoggio a centrocampo e ci sembra di sentirli i critici estremi di Zeman: ecco a cosa ti espone un calcio troppo rischioso, basta perdere il pallone e la frittata è fatta. Solo che stavolta Zeman non c’era e il primo gol è arrivato anche a difesa schierata, capace però di sbagliare la diagonale. Poi il raddoppio. Fosse capitato ad un altro, chissà cosa si sarebbe detto ed urlato. E’ invece toccato a Stekelenburg prendere gol su punizione sul proprio palo. Dove, dicono i maestri delle scuole calcio, non è proprio possibile. E poi il terzo gol. Calcio d’angolo e colpo di testa comodo comodo di Icardi. Fosse successo con Zeman avrebbero detto che questi sono i risultati della marcatura a zona dentro l’area, dove invece bisogna attaccarti all’uomo, impedendogli di saltare. Stavolta evidentemente si doveva marcare a uomo, eppure Icardi ha guardato il pallone arrivare, ha staccato e ha appoggiato dalla parte opposta senza la minima opposizione.
Insomma, Zeman avrà anche avuto le sue responsabilità – e negarlo sarebbe sciocco e impossibile – ma da qui a pensare che i problemi della Roma dipendessero tutti da lui, o soprattutto da lui… La Roma è un Problema ben più complesso, che solo con una bella dose di superficialità si poteva pensare di poter risolvere semplicemente allontanando l’allenatore e facendo sentire i giocatori quasi “liberati” dalla presenza di chi in settimana li opprimeva, ingabbiava, mandandoli in campo poi allo sbaraglio. Non era evidentemente così. Il Problema è evidentemente più grande. Tanto più grande da portare Osvaldo a sbagliare un rigore che per definizione doveva essere tirato da Totti. , ha confessato Andreazzoli alla fine, stupito così come noi da un fatto senza precedenti. Sì, senza precedenti. Questo con Zeman non è mai successo e , a pensarci a bene, non sarebbe successo.
Chissà se ancora diranno che era tutta colpa di Zeman.
Fonte: Repubblica.it