E’ ancora fermo lì, chiuso nel cassetto. Ma probabilmente quest’estate, se non prima, sarà ritirato fuori insieme ai tanti altri grandi temi che andranno affrontati in casa Roma. Il contratto di Francesco Totti scadrà nel 2014, vale a dire al termine della prossima stagione. In allegato, però, c’è l’accordo valido che prevede per il capitano altri cinque anni di legame in veste di dirigente, con l’ingaggio più alto percepito da un manager a Trigoria nel giugno del 2014 (oggi sarebbero i 600.000 euro a stagione di Baldini, Sabatini e Fenucci). Ma Totti non smette. Non vuole lui, che si diverte ancora tanto (vedere, per credere, il sorriso e la gioia dopo il gol alla Juventus), e non vuole la Roma, che per bocca del suo presidente James Pallotta ha già dato l’indicazione importante: «Spero sia Totti a segnare il primo gol nel nuovo stadio giallorosso». Ecco perché il suo contratto sarà prolungato. Per un anno, prima di fare un nuovo punto nel 2015. Ma la storia non ha ancora imboccato il viale del tramonto. L’immagine più fresca, quella del gol alla Juve e dell’esultanza seguente, spiega bene il perché.
Fonte: Corriere Dello Sport