Miglior attacco con 54 reti realizzate, una in più della Juventus prima in classifica. Sicuramente merito del gioco offensivo di Zeman ma nelle ultime tre partite senza il boemo in panchina e con Andreazzoli alla guida la media gol è stata rispettata in pieno. Cinque gol fatti tra Sampdoria, Juventus e Atalanta, senza contare il rigore fallito da Osvaldo a Marassi. I giallorossi però hanno una particolarità che condividono a pari merito con la Fiorentina: sono la squadra che ha mandato in rete più giocatori, ben quattordici. Dai gol di Osvaldo (a quota 11 come Lamela) e Nico Lopez al Catania alla prima giornata, più di una squadra è andata a segno, l’ultimo della serie è il greco Vassilis Torosidis, con quel colpo di testa che forse voleva essere un cross o forse no ma che comunque ha battuto Consigli ed è valso due punti in più in classifica. Una “cooperativa del gol” quella romanista, una caratteristica costante che va avanti dai tempi di Spalletti e che quest’anno ha trovato anche protagonisti inattesi, proprio come Torosidis nell’ultima giornata o come la rete decisiva di Simone Perrotta a Siena. Dietro alla coppia bomber Osvaldo-Lamela, c’è Francesco Totti a 9 reti. Il capitano è a 224 reti in Serie A, solo una dietro a Gunnar Nordhal nella classifica marcatori all-time. A 3 reti viaggiava la coppia Destro-Florenzi recuperata a Bergamo dal duo composto da Pjanic e Marquinho. Una rete a testa per altri sette giocatori, gol spesso decisivi: il colpo di testa di Tachtsidis per il pareggio acciuffato a Bologna, quelli di Castan e Burdisso decisivi per sbloccare i match contro Fiorentina e Milan fino alle conclusioni vincenti di Lopez e Perrotta sopracitati.
Fonte: Corriere dello Sport