Andreazzoli alla sfida con l’Atalanta con almeno quattro assenze, due per infortunio e due per squalifica: ecco allora che sarà costretto a intervenire su una macchina che contro la Juve ha funzionato benissimo. Oltre a Castan e Destro la Roma non potrà contare sui due capitani, il numero uno, Totti, e il suo vice, Daniele De Rossi: proprio i due che Andreazzoli, nel giorno del suo primo saluto da allenatore della Roma, aveva innalzato a «monumenti». Senza un gran bel pezzo di storia a disposizione, dunque, la Roma dovrà necessariamente cambiare l’undici che sabato sera ha ottenuto il primo successo del 2013. Le soluzioni però, anche grazie al grande ventaglio che offre l’organico giallorosso, non mancano. La difesa, dove Stekelenburg e il trio Piris-Burdisso-Marquinhos hanno fornito una buonissima prestazione, sarà l’unico reparto che non cambierà. A centrocampo la prima novità. Per la sostituzione di De Rossi il primo nome utile è quello di Bradley, che con Pjanic a fianco in veste di regista non muterebbe più di tanto lo spartito tecnico-tattico. Al posto di Totti sarà avanzato Lamela e allora andrà coperto il buco sulla trequarti. Due opzioni: Florenzi in qualità di centrocampista aggiunto e guastatore tra le linee, oppure Tachtsidis in regìa e avanzamento di Pjanic nel ruolo di rifinitore.
Fonte: Corriere Dello Sport