Il presidente dell’associazione italiana calciatori Damiano Tommasi è stato intervistato da Sky Sport e ha toccato tutti gli argomenti importanti e i problemi che attanagliano il nostro calcio. Non poteva mancare però una considerazione sulla “sua” Roma. Queste la sua intervista integrale:
Conosce bene l’ambiente Roma dopo tanti anni da calciatore. Quali tasti deve toccare Andreazzoli ora per rilanciare la stagione?
“Aurelio nel bene e nel male conosce tutto di Trigoria, conosce i periodi positivi e negativi. L’altro vantaggio è che i giocatori lo conoscono, hanno fiducia in lui e si sono messi a disposizione. Le qualità ci sono e la stagione può essere conclusa bene. La fiducia acquisita dalla vittoria contro la Juventus deve trovare applicazione nelle prossime partite. Aurelio spingerà per sorprendere ancora e cercherà di sfruttare la vittoria contro la Juve come spirito necessario per fare bene”.
Un suo giudizio sulla partita di stasera, Milan-Barcellona?
“Il Milan ha un’impresa da compiere e ha abituato i suoi tifosi a certe partite stupefacenti. Il Barcellona di oggi è ai livelli se non superiore a quello di Guardiola. Gli spagnoli lasciano qualche occasione e il Milan dovrà essere bravo a sfruttarle. Il Barcellona ne creerà tante e alla fine passerà il turno chi sarà più bravo a concretizzare le possibilità che si creano. Un sorteggio del genere per un calciatore è esaltante, tutti vorrebbero giocare contro campioni come quelli blaugrana”.
Le difficoltà delle squadre italiane dopo il turno europeo tra Champions e Europa League. Anche Conte e Mazzarri si sono lamentati per il calendario. Come si può risolvere questo problema?
“Il limite che abbiamo è pensare sempre che il nostro problema è sempre più grande del nostro vicino. I calendari li fa la Lega quindi c’è poco da lamentarsi. Il Napoli anche l’anno scorso giocava tre partite in una settimana eppure ha fatto bene comunque. Il calendario così ravvicinato è un problema, credo si possa risolvere partendo prima in estate, con una sosta invernale più lunga ed evitando i turni infrasettimanali di campionato. E’ un argomento che va trattato tra le società in Lega e magari ascoltando di più i calciatori”.
Quali sono i problemi su cui l’AIC sta cercando di intervenire?
“Le situazione di cui parlare sono tante, ma oggi mi preme sottolineare le tante aggressioni che avvengono dopo le sconfitte da parte dei tifosi, anche ieri sera ad Acireale con delle persone a circondare la macchina di un giocatore. E’ un’assurdità che solo in Italia passa inosservata. Noi cerchiamo di sensibilizzare anche su questi episodi, ma è logico che questi episodi siano figli anche di un ambiente che risente degli scandali sportivi che negli ultimi anni si sono susseguiti”.
Cosa ne pensa dell’elezioni di Malagò alla presidenza del Coni e del terzo grado di giustizia, detto anche lo “scontificio”
“Giocatori e tesserati vogliono valutazioni serie e dure per chi sbaglia, tre anni di squalifica data con dei dubbi può lasciare perplessi perché vanno a stroncare carriere professionali. Le sentenze ribaltate nell’ultimo grado di giudizio e la mancanza di omogeneità tra primo e secondo grado sono sicuramente argomenti su cui lavorare con il nuovo presidente del Coni”.
“Il calcio è uno degli sport, non bisogna confondere il calcio e riassumere lo sport solo nel calcio. E’ lo sport più popolare, comprende un milione di tesserati sui quattro milioni complessivi di tutti gli sport. Il problema delle scommesse è trasversale a tutti gli sport, in Francia c’è stato uno scandalo nella pallamano, in Inghilterra i giocatori scommettevano su corse ippiche truccate. Nel bene o nel male il calcio è un fenomeno sociale non trascurabile, quindi anche lo stesso calcio può fare molto per gli altri sport”.
L’allenatore dell’Arsenal Wenger ha chiesto maggiori controlli anti-doping anche nel calcio. A che punto siamo in Italia in questa materia?
In Italia si fanno tantissimi controlli per il doping, siamo un paese molto in avanti. C’è da intensificare la collaborazione tra la giustizia sportiva, le associazioni anti-doping e la giustizia ordinaria. La cosa che fa discutere nel calcio sono le poche positività a fronte di tanti controlli in uno sport in cui la condizione fisica perfetta è essenziale. Noi ci prodigheremo sempre per migliorare e per far sì che la sicurezza per la salute venga prima di tutto”.
Fonte: Sky Sport