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CALCIO 2000 Destro: “Contento di aver scelto la Roma. Zeman? Ha influito sulla mia scelta”

Destro

Mattia Destro è fermo ai box dalla semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Inter: lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro che l’hanno costretto ad intervenire chirurgicamente. E mentre prosegue il recupero fisico, il giovane attaccante ascolano Mattia Destro si sofferma sulla Roma, su Zeman e sull’ambizione della nazionale.

Sei pentito della scelta fatta in estate di venire alla Roma?

Di ripensamenti assolutamente non ne ho. E’ stata una decisione importante, sono molto contento di essere venuto qui a Roma a giocare in un club di prestigio e con grandi tifosi, che riservano un enorme affetto ai loro beniamini. Anche in città l’ambientamento procede alla grande senza alcun problema”.

C’era la possibilità di imparare calcio da Zeman?

Si, lui ha determinato in parte la mia decisione.

I metodi boemi?

Ha un metodo tutto suo e i giocatori devono seguire negli allenamenti durante la settimana per rendere poi al meglio nelle partite.. Ti fa lavorare tanto come ti fanno lavorare tanto anche gli altri allenatori. Ribadisco, i metodi sono diversi, i gradoni li usa solo lui, ma alla fine la fatica che uno fa è più o meno la stessa rispetto a quella sotto altri tecnici.

Te lo aspettavi un Totti così forte e determinante all’età di 36 anni?

Le qualità di Francesco non si discutono, sono immense, poi se sta bene anche fisicamente è un giocatore che fa la differenza e la potrà fare anche fra uno o due anni.

Ci indichi due calciatori che ti hanno impressionato?

Tra i giovani, Florenzi sta facendo molto bene, nonostante la stagione passata abbia giocato in Serie B, si è subito abituato alla categoria superiore e ha fornito prestazioni di grande spessore. Pjanic ha delle qualità enormi. Fra qualche anno potrà diventare uno dei centrocampisti più forti d’Europa.

Cosa ne pensi di questa rivalutazione dei giovani nel calcio?

Ti rispondo da giocatore giovane, per cui è scontato che io sia molto contento che attualmente si stia puntando sui ragazzi della mia età, che a tanti di loro si stia dando fiducia e che, visto che parecchi sono dotati di grandi qualità, li si utilizzi con costanza.
Alcuni sono miei compagni o sono stati miei compagni nelle nazionali giovanili, per cui è ancora più ovvio che mi faccia piacere. Farli maturare e crescere al meglio credo sia un fattore positivo. Poi se mi chiedi se per risolvere la crisi del nostro calcio, questa sia la soluzione ideale e la nostra Serie A tornerà ai livelli del passato, non ti posso rispondere con nessuna certezza assoluta”.

Segui tutti i campionati?

Cerco di non perdermi una bella partita dei campionati stranieri ma non ho una squadra preferita né mi va tanto di citare un campione in particolare, visto che ce ne sono tantissimi e non vorrei fare un torto a nessuno.

Ti vedi alla guida dell’attacco della nazionale insieme a Stephan El Shaarawy?

No, non mi ci vedo con nessuno, perché i Mondiali per ora sono solo un sogno. E’ chiaro che ogni bambino quando dà i primi calci a un pallone spera da grande di disputare la Serie A e soprattutto la Coppa del Mondo. Però, ti ripeto, per ora è solo un bel sogno.

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