(G. Piacentini) – Una giornata di colloqui e di incontri con la dirigenza, per preparare al meglio l’inizio della sua avventura che partirà ufficialmente oggi pomeriggio alle 15.30 con il primo allenamento. A Trigoria, dove vive, è stata una domenica di lavoro per Aurelio Andreazzoli, l’uomo che avrà il compito di rimettere insieme i cocci di una stagione che, visto il passo delle formazioni in lotta per l’Europa, non potrà non essere quella dei rimpianti. Gli stessi che ha manifestato sabato seraZdenek Zeman ad un gruppo di tifosi delusi per il suo esonero. «A me dispiace di più – le parole del boemo – per come è andata. Voi tifosi non c’entrate, la situazione non era irrecuperabile ma c’erano altre situazioni, altri pensieri. Potevamo fare meglio. Smettere di allenare? Mi devono sparare. I calciatori? Alcuni mi hanno telefonato… ». Tra quelli che lo hanno fatto, Francesco Totti. Che col boemo aveva un rapporto speciale e che anche contro il Cagliari, venerdì scorso, è stato uno degli ultimi ad arrendersi.
Sul suo apporto si può scommettere ad occhi chiusi, ma è da quel gruppo di giocatori che Zeman aveva messo da parte che Andreazzoli dovrà ottenere qualcosa in più. La lista è lunga ed è composta da nomi importanti: al primo posto ci sono Maarten Stekelenburg e Daniele De Rossi (conovcato da Prandelli con Osvaldo e Florenzi): sono stati loro i più penalizzati dallo scarso feeling con il boemo e ora possono (ri)diventare i simboli della nuova Roma. Non sono i soli, però, in cerca di riscatto: Castan, ma vale anche per Burdisso, è uno di quelli che con un sistema di gioco diverso può rendere sicuramente di più. Per Marquinhoil discorso è lo stesso e perfino Rodrigo Taddei – che ai tempi di Spalletti ad Andreazzoli dedicò una finta, chiamata Aurelio in suo onore – potrà tornare utile.
Come Destro, quando tornerà dall’infortunio e Pjanic, che probabilmente sarà restituito al ruolo di trequartista come faceva a Lione. «Mi dispiace – le sue parole ai tifosi su Facebook – che sia finita così. Sicuramente non è stata una decisione facile per la nostra dirigenza ma adesso cambiamo pagina. Vi chiedo di essere uniti per riportare normalità e uscire da questa situazione, per il bene della nostra Roma». Proprio il motivo per cui è stato scelto Andreazzoli.