(G.Piacentini) – Lo sceicco si ritira. Per ora solo fisicamente— è andato via dalla capitale per tirarsi fuori dal frullatore mediatico in cui è finito nelle ultime ore — ma è probabile che tra pochi giorni lo farà anche dalla trattativa per il suo ingresso nell’As Roma.
La società giallorossa, su invito della Consob e dopo che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per verificare eventuali illeciti (il titolo ha avuto molte oscillazioni in Borsa), ha infatti fissato nel 14 marzo la data entro la quale Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi dovrà pagare il prezzo stabilito (circa 50 milioni di euro) nel contratto preliminare, firmato alcuni giorni fa con il presidente romanista James Pallotta.
Che lo sceicco di Perugia, il cui curriculum imprenditoriale non è di quelli destinati a passare alla storia, stia cercando una exit strategy lo si intuisce dalle parole di Gigi Moncalvo, ex direttore de La Padania, che ai microfoni di «RadioManàManà Sport» ha parlato in qualità di portavoce di al Qaddumi. «Spero — le sue parole — che i soldi saranno versati ma sono pessimista perché non vedo più la volontà di vendere. Come fa Pallotta a dire che vuole rimanere al comando? Lo sceicco vuole arrivare al controllo della società in varie fasi e non si accontenta di andare in tribuna a vedere la partita,ma vuole partecipare alle scelte su tecnico e giocatori. Le due anime della società (la proprietà americana e UniCredit, socio di minoranza, ndr) non si parlano e credo che abbiano fatto un passo indietro. Questo ha fatto sorgere più di un dubbio nello sceicco, che ora sta pensando se andare avanti. Se l’operazione dovesse saltare, tirerà fuori tutte le carte. Se ha i soldi? Finora non li ho visti».