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GAZZETTA DELLO SPORT A Cremona sotto tiro dirigenti e tecnici di A

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(F. Ceniti) – Nuovi indagati, una rogatoria in via di traduzione, un maxi incidente probatorio su oltre 200 telefoni e computer, i contatti tra dirigenti e tecnici di A col Mister X (sono due in realtà) riconosciuto da Gegic, l’esame approfondito dei tabulati per inchiodare chi è già indagato. E’ questo l’atto finale dell’inchiesta di Cremona, iniziata nel giugno 2011. L’offensiva è «svelata» dal pm Roberto di Martino nella richiesta di proroga delle indagini inviata nei giorni scorsi a 44 indagati (tra cui Signori, Doni, Bellavista, Bettarini). Sono però le motivazioni a far notizia. 

La partita ungherese Punto primo: «Si indaga – si legge nel documento –sulla manipolazione di almeno 40 partite. Gli indagati sono oltre 150. Le indagini sono in corso: si sta svolgendo la traduzione di una rogatoria ungherese che dovrà essere integrata con la richiesta di nuove attività. Ed è in corso anche una rogatoria in Svizzera». Questi atti serviranno a spiegare cosa è accaduto in Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4: i magistrati sono sicuri che zingari e ungheresi (per la seconda partita) alterarono i risultati grazie ad alcuni giocatori corrotti, compreso Stefano Mauri (capitano della Lazio) e Omar Milanetto (Genoa). Punto secondo: gli inquirenti analizzeranno «circa 200 apparecchiature informatiche nella disponibilità degli indagati» ed effettueranno «accertamenti fondamentali sui tabulati» per avere ulteriori prove e chiudere il cerchio sulle accuse di frode sportiva e associazione per delinquere.
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Caccia grossa Ma il brutto deve ancora venire. Punto terzo: «Sono avvenute di recente – scrive Di Martino – nuove iscrizioni. E’ ancora in corso di identificazione un personaggio che teneva i contatti tra il sodalizio e dirigenti e tecnici delle squadre di A e che pretendeva per le sue prestazioni somme dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita». Il personaggio è Mister X ormai individuato dal servizio centrale operativo (Sco) della Polizia. Così come è stato rintracciato il secondo Mister X suo complice. Personaggi svelati da Erodiani e Gegic (in una intervista alla Gazzetta) che avevano contatti con giocatori, dirigenti e presidenti (una novità importante) di mezza Serie A. Erano loro, secondo gli investigatori, a dare «informazioni sicure» sugli Over che Mister X rivendeva per 600 mila euro. In cambio del favore l’uomo (gli uomini) che «sussurrava tarocchi» in un hotel di Milano piazzava le scommesse (proibite ai tesserati). Ecco perché i contatti sarebbero stati frenetici, specie a ridosso delle partite, e avrebbero lasciato tracce nei tabulati telefonici. L’elenco dei sospettati è già in mano alla Procura: per il «botto» finale non bisognerà attendere a lungo. 
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Sulic Intanto da ieri è nel carcere di Cremona anche lo sloveno Admir Sulic. Lo «zingaro» si è consegnato allo Sco proveniente da Singapore. Sarà interrogato lunedì dal gip Guido Salvini. Potrebbe dare indicazioni utili sulle combine, ma soprattutto spiegare le mosse del «boss dei boss»Tan Seet Eng detto Dan, ancora latitante e ritenuto il capo dei finanziatori dell’intero sistema scommesse. 
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