(F.Oddi) – Il nuovo vice dell’ex vice di Spalletti gioca con lo stesso 4-2-3-1 che ha reso grande il tecnico toscano. La Roma, da sempre, chiede ai suoi tecnici di giocare palla a terra e fare un calcio propositivo, lasciando però liberta assoluta sul modulo da adottare: Roberto Muzzi — pur con qualche divagazione sul 4-3-3 — ha optato per quello con due mediani davanti alla difesa, e tre giocatori di fantasia alle spalle del numero 9.
Che non è un centravanti di manovra alla Totti, perché quest’anno in rosa c’è un gigante di quasi un metro e 90, Gianluca Scamacca, strappato alla Lazio, ma la squadra ha sempre resistito alla facile tentazione di calciare lungo verso la testa dell’attaccante più prestante della categoria. Dietro di lui, i soliti piccolini dai piedi buoni, due centrocampisti robusti ma bravi a distribuire gioco (capitan Marcucci e Militari), e due terzini che spingono. Lascia una squadra che in classifica è prima con 2 punti di vantaggio sulla seconda, la Vigor Perconti: 16 vittorie, 2 sconfitte e nessun pareggio in 18 partite. La Lazio è sesta: l’ultimo derby Muzzi lo ha vinto 1-0, gol di testa di Meadows, uno dei più piccoli della squadra.