(M. Cecchini) – È una storia che comincia dagli 11 metri e corre il rischio di finire con 11 round. Osvaldo «scippa» il rigore a Totti senza chiedere il permesso — e che in tv si vede bene non gradire — lo sbaglia grossolanamente e finisce nel mirino dei tifosi. E allora cominciamo da qui, quando poco prima delle 19 un paio di arrabbiati supporter giallorossi, vedendolo avvicinarsi al gate dell’aeroporto di Genova, innescano il confronto. Uno applaude ironicamente l’attaccante e gli dice: «Bravo, bravo, bel rigore». Ma Osvaldo non ci sta e prova a lasciare il borsone per terra per farsi giustizia. «Che vuoi? Ce l’hai con me? Alzati se hai coraggio». Il ragazzo ha coraggio e si avvicina anche un amico: «Sei peggio di Floccari». Il vice allenatore Muzzi e il tattico Beccaccioli si mettono in mezzo, mentre il preparatore Scala prova a calmare i tifosi. Non ci riescono subito, perché i due insistono: «Noi stiamo in curva tutte le domeniche e abbiamo speso 200 euro per venire qui. Ci fate ridere dietro in tutti gli stadi d’Italia, impegnatevi di più». Osvaldo replica: «Sono disponibile a parlare, ma voi non fate i coatti. Noi ci impegniamo, ma voi non lo capite proprio perché siete tifosi». Il colloquio è animato (e vigilato), l’a.d. Fenucci prova a calmare i ragazzi e dice anche: «Questo periodo va male pure per colpa dei giornalisti». Poi per fortuna arriva la pace e una voce dallo spogliatoio: Osvaldo voleva segnare perché avevauna maglietta da dedicare alla fidanzata.
Totti & Osvaldo Poi tocca a Totti, che puntava il rigore anche per provare ad agganciare Nordahl (che resta distante due reti). «Subito ci sono rimasto un po’ così… ma poi abbiamo chiarito tutto nello spogliatoio. Io con Daniel ho un buon rapporto, mi dispiace che i tifosi se la siano presa con lui». L’argentino prova a difendersi in tv. «Ho subito il rigore e me la sentivo di tirarlo, volevo dare qualcosa in più visto che è stata una settimana difficile per me e la squadra. Sono molto amareggiato. So che ora avrò tutti contro e mi volteranno le spalle, ma io divento ancora più forte. Questo tipo di rigore l’avevo già calciato, ma è stato bravo Romero, forse perché mi conosceva. Peccato per il gol annullato a Lamela: era regolare».
De Rossi & Andreazzoli De Rossi assolve Osvaldo. «Lui è un ottimo rigorista, anche se quello principe è Totti, li tira da 15 anni. Non credo che sia disorganizzazione, tutti sanno chi è il rigorista. Il suo è stato uno slancio d’amore, voleva risollevare le sorti della squadra. Se avesse segnato parleremmo di personalità. La cosa deve finire qui. La prossima volta magari Francesco si imporrà. L’importante ora è non mollare Daniel, perché si rischia di perderlo. E non ce lo possiamo permettere. Bisogna stargli vicino, nello spogliatoio era veramente distrutto». Titoli di coda con Andreazzoli. «Non so perché abbia tirato Osvaldo. Non avevamo stabilito i rigoristi perché Francesco li calcia da sempre». E poi concorda con un amaro concetto: «Se non c’è chiarezza su chi tira un penalty, si può capire che c’è confusione anche su tutto il resto. Troppa autogestione? Se la pensate così… ma è una cosa ingiusta da dire». Probabile, ma meglio che prepari l’ombrello: arriva la bufera.