(A. Pugliese) – Niente a che vedere con la contestazione del 2000, quando circa mille tifosi si presentarono a Trigoria per contestare la Roma e Fabio Capello dopo l’eliminazione in Coppa Italia con l’Atalanta, con calci alle macchine dei giocatori e insulti per tutto. Questa volta erano molti ma molti di meno, 70-80 circa, legati dietro la bandiera di «A.S. Roma Libera».
Hanno cantato cori contro la dirigenza giallorossa (Baldini, Sabatini e Baldissoni sono quelli finiti nel mirino dei tifosi) e appeso striscioni alle inferriate del centro sportivo e davanti allo stesso. Tra questi «Yankee go home», «Fuori i laziali da Trigoria. Ostaggio di un comitato d’affari», «Unicredit molla la nostra Roma» e «La nostra Roma non si U.S.A.», il tutto davanti ai blindati di polizia e carabinieri a presidiare il centro. Poi la Roma se n’è andata, alla volta di Fiumicino, destinazione Genova. Per paura di un’ulteriore contestazione, però, il club ha preferito annullare i biglietti sul volo di linea e partire con un charter, cosa che si ripeterà anche oggi per il ritorno. Stavolta, però, si spera con un risultato positivo. Altrimenti, con la Juventus alle porte, i prossimi possono essere giorni molto caldi.