(C. Zucchelli) – Può un semplice applauso essere per Francesco Totti «la cosa più bella che mi sia capitata qui in 20 anni»? Sì, se l’applauso, per una volta, non è quello dei tifosi dell’Olimpico ma dei dipendenti di Trigoria. Persone semplici, uomini e donne, giovani e anziani, lavoratori storici e neoassunti: erano più di 50, ieri prima delle 11, a tributare al capitano l’ennesimo riconoscimento dopo il gol con la Juve.
L’idea della sorpresa è stata del dirigente Maurizio Cenci che ha radunato gran parte delle persone che lavorano a Trigoria all’esterno del bar del centro sportivo, dove da qualche mese la società cerca di evitare il più possibile i contatti tra dipendenti e calciatori. Complice di tutto è stato Vito Scala che ha accompagnato Totti fuori dagli spogliatoi con la scusa di una foto con un bambino. Al posto del piccolo tifoso c’erano invece collaboratori e dipendenti.Alcuni in circolo intorno a Francesco, altri affacciati al balcone, avevano in mano riso (d’altronde quello di Totti con la Roma è un matrimonio…) e cartoncini gialli o rossi con la scritta «6 unico». Tutti hanno cantato il classico «C’è solo un capitano» e poi hanno battuto le mani a Francesco, che visibilmente emozionato, dopo aver mandato un bacio collettivo a tutti i presenti, ha detto: «Ora mi toccherà fare un altro gol così…. Questa è la cosa più bella che mi sia capitata in 20 anni». Pausa. Altro applausi. «Ma non finisce qui, questo è sicuro».
FISIOTERAPIA Dopo aver salutato tutti, Totti si è dedicato a un po’ di fisioterapia: nessun problema, solo la decisione di sfruttare questa settimana di stop (a Bergamo è squalificato) per fare lavoro specifico e riprendere poi, dal Genoa, la caccia ai 225 gol di Nordahl. L’emozione di Totti non si è conclusa a Trigoria, ma è proseguita nella giornata, tanto che poi ha scritto sul sito: «Quello che è successo mi ha fatto capire una volta di più quanto sono stati contenti tutti coloro che amano la Roma per il gol che ho segnato contro la Juventus. Grazie a tutti, siete davvero unici».