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GAZZETTA GIALLOROSSA Gli Arabi nella Roma?…. A volte ritornano…….

Unicredit

Sembrerebbe essere giunta al capolinea dopo neanche  due anni l’avventura a stelle e strisce dell’As Roma. Dall’ormai famigerato “closing” di Boston fino ad oggi non s’è visto quel cambio di rotta da tanti sognato. Niente campioni di primissimo piano, niente competizioni europee e niente “progetto”. Si il famigerato “Progetto” tanto caro ai dirigenti che hanno inaugurato questo nuovo corso. “Progetto” che non è mai decollato visto che in quasi due anni sono stati cambiati ben 3 allenatori.  All’arrivo degli americani sulla panchina della Roma c’era Vincenzo Montella, defenestrato da Sabatini e Baldini in favore della scelta Luis Enrique. L’asturiano dopo un solo anno ha lasciato (forse andava anche esonerato visti i risultati) ed è stata affidata la panchina a Zeman, cacciato qualche settimana fa perché indigesto al gruppo. Tanti giocatori acquistati ed altrettanti ceduti. Qualche bufala arrivata a Trigoria e qualche campione svenduto. Per ora più che parlare di “Sogno Americano” si potrebbe parlare di “Incubo Americano”.

Ma torniamo a due anni fa. Prima di affidare la Roma agli americani Unicredit ha scandagliato una lista di possibili pretendenti. Ci è stato detto che esisteva una Short List dalla quale ne è uscito vincitore il “Consorzio Bostoniano”. Prima di questa famigerata Short List tantissime voci si sono susseguite sul possibile nuovo acquirente dell’As Roma. Dal proprietario di Wind Sawiriss al fondo Aabar fino al romano Angelucci ma non si è mai giunti ne a conclusione dell’affare ne ad affermare la presenza di tali offerte. Oltre a questi nomi, visto le voci che si rincorrono nelle ultime ore, va segnalato come già due anni fa si parlò dell’offerta di una cordata Arabo/Americana formata dalla Deson&Co e dall’Amyga Investments. Queste sono le due società dietro al fondo misto composto da capitali Usa e Mediorientali cui appartiene anche lo sceicco giordano di cui tanto si è tornato a parlare. Il rappresentante italiano della cordata, l’avvocato Maurizio Scuderi, fu ospite della trasmissione Te La Do io Tokyo e confermò l’interessamento ad acquisire l’As Roma. (clicca qui per leggere l’intervento a “Te La Do Io Tokyo”). L’interessamento era estremamente concreto al punto che fu presentata un’offerta per l’acquisto dell’As Roma ma non fu mai presa in considerazione da Unicredit al punto che la cordata Arabo/Americana si risenti per il trattamento ricevuto dall’istituto di credito di piazza Cordusio.

A distanza di due anni tutto ritorna. Lo sceicco giordano (le cui iniziali sono A.Q.) si trova di nuovo a trattare l’acquisto dell’As Roma al punto che nella serata di oggi i suoi legali dovrebbero  incontrarsi con alcuni esponenti Unicredit proprio per portare avanti la trattativa.

Cerchiamo di fare un po di chiarezza. Da notizie in nostro possesso l’offerta della Deson&Co e dell’Amyga Investments era estremamente competitiva: 100 milioni di euro cash per acquistare il pacchetto azionario dell’As Roma in possesso di Unicredit e un piano di investimenti biennale di 200 milioni di euro per rinforzare la squadra. Come detto l’offerta fu presentata ma non presa mai in considerazione al punto che si andarono a cercare i nuovi compratori oltreoceano. E’ lecito ora domandarsi per quale motivo 24 mesi fa lo sceicco giordano non fosse interlocutore per così dire “gradito” mentre oggi viene preso in considerazione come potenziale 3° socio da inserire nell’As Roma? Domande lecite alle quali forse non avremmo mai risposte ufficiali su come andarono realmente le cose. Da notizie in nostro possesso la cordata facente capo allo sceicco giordano è intenzionata ad entrare realmente nell’As Roma ma come proprietario esclusivo e non in compartecipazione con Unicredit e Neep. L’ingresso potrebbe avvenire inizialmente in modo graduale: magari acquisendo una porzione del pacchetto azionario di Unicredit ed una di Neep per poi arrivare all’acquisto della totalità delle azioni arrivando infine all’Opa per togliere l’As Roma dalla Borsa (il Delisting). E’ probabile che l’ingresso in società avvenga in occasione del prossimo aumento di capitale che il consiglio di amministrazione della Roma dovrebbe ratificare ad Aprile. Un aumento di capitale di 80 milioni di euro che potrebbero essere garantiti dal denaro fresco portato dallo sceicco giordano.

Emiliano Di Nardo

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