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ROMA-GENOA Bertolacci: “Con la Roma non posso mancare. Con Florenzi ci giocheremo una cena al primo tunnel”

 

Bertolacci festeggia

Domenica sera all’Olimpico in campo ci saranno tanti ex: da Borriello a Bovo, da Tachtsidis a Destro. Uno però già ha segnato contro la Roma, quando la scorsa stagione vestiva la maglia del Lecce. Stiamo parlando di Andrea Bertolacci, che a suon di ottime prestazioni si è guadagnato un posto da titolare da trequartista negli schemi di Ballardini. La sua presenza in campo domenica sera però non è certa: una gastroenterite non lo ha fatto allenare negli ultimi giorni, ma lui sicuramente stringerà i denti pur di giocare nuovamente nel “suo” Olimpico.

“Passerà, all’Olimpico conto di esserci – esordisce il giovane classe ’91 riferendosi al problema fisico – devo fare un tunnel a Florenzi“. Famigliari, amici e parenti lo seguiranno da vicino, divisi tra il tifo per lui e quello per la Maggica. E per uno che a Trigoria ci è cresciuto, tra le attenzioni della Lupa, sarà una sorta di rimpatriata pure per altri motivi. Del resto a luglio aveva iniziato a correre e sudare nel ritiro giallorosso, agli ordini di Zeman. Ritroverà amici d’infanzia come Florenzi, darà la mano a un mamma santissima come capitan Totti: “Gli chiederò se me presta l’elisir di lunga vita, una stagione pazzesca la sua, è in forma smagliante. Nonostante le soddisfazioni avute in carriera, dimostra ogni volta quanto le motivazioni contino e che razza di professionista sia. E’ un simbolo, un esempio da prendere come modello”. Compagno di scorribande calcistiche a livello giovanile, punto di riferimento lontano dai campi, con Florenzi, Andrea, si sente abitualmente e si vede quando può: “Alessà? E’ come un fratello, mi basta guardarlo per capire che pensi… E’ in ascesa, un centrocampista tecnico e generoso, uno dei giovani emergenti nel campionato italiano. E’ stato bravo a ritagliarsi un ruolo importante in una squadra di campioni. Lui per la Roma si taglierebbe le dita delle mani. Facciamo così, mettiamo in palio una cena: il primo che farà un tunnel all’altro, caccerà i soldi…”. Da perfezionista qual è Andrea non pensa al passato, punta il futuro:

“Guardo avanti, non indietro. Nel nostro sistema ho trovato una collocazione utile, ma penso che ognuno debba pensare soprattutto al modo per migliorarsi, allenarsi a ritmi sempre più alti, ambire a elevare lo standard della continuità. La classifica impone di badare al sodo, perché dovremo lottare sino all’ultimo. Ci aspettano tre gare molto toste, a cominciare da quella di domenica”.

Fonte: genoacfc.it

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