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IL MANIFESTO Scommesse, crimine dietro i trucchi

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(G. Acconcia) -“Si tratta della più grande indagine su partite truccate in Europa. Abbiamo svelato un’estesa rete criminale”. Sono le parole di Rob Wainwright,direttore di Europol, nella conferenza stampa di ieri all’Aja in cui ha rivelato i dati inquietanti di un’indagine senza precedenti che coinvolge 425 tra arbitri, responsabili di club, giocatori e criminali. In tutto sarebbero state truccate 680 partite: 380 in Europa e altre 300 in Africa, Asia e America Latina, dal luglio 2011 al gennaio 2013. Le truffe dell’operazione Veto, è il nome dato all’indagine dagli inquirenti dell’Europol in coordinamento con la polizia tedesca, finlandese, ungherese, austriaca e slovena, coinvolgono trenta paesi e un ingente giro di affari.

Negli incontri truccati sarebbero circolati 16 milioni di euro: otto sono i proventi dalle scommesse e due sono stati usati per corrompere giocatori e dirigenti. Sotto il setaccio degli inquirenti sarebbero passate oltre 13 mila email e intercettazioni telefoniche sospette che hanno evidenziato legami tra partite truccate e una banda della criminalità organizzata internazionale il cui vertice si trova a Singapore. Secondo l’Europol la rete asiatica spendeva fino a 100 mila euro a partita per corrompere giocatori e responsabili delle squadre.

“Questa è la prima volta che abbiamo prove sostanziali del legame tra criminalità organizzata e calcio”, è questo il principale successo di queste indagini secondo Wainwright. Tra le partite nel mirino degli inquirenti ci sono incontri dei mondiali, del campionato europeo, Champions League e i campionati nazionali. Le indagini hanno coinvolto solo marginalmente il campionato inglese e italiano. “Al centro dell’inchiesta non c’è la Gran bretagna. Tuttavia, ci ha sorpreso quanto diffusa sia stata quest’operazione criminale. Sarebbe semplicistico e compiacente pensare che questa cospirazione non coinvolga anche le partite del campionato inglese e il calcio europeo”, ha aggiunto Wainwright. Le autorità inglesi non hanno rilasciato dichiarazioni ulteriori poiché le indagini sono ancora in corso.Ma su twitter fioccano le indiscrezioni sulle partite truccate. Per ora si parla di Argentina-Bolivia del dicembre 2010, in cui si affrontavano le squadre under 20. A cui dovrebbero essere aggiunti vari incontri del campionato spagnolo giocati dal Barcellona.

Stavolta l’Italia è coinvolta con una sola partita di serie A, già inclusa nel fascicolo del pubblico ministero di Cremona Stefano Palazzi nell’indagine sul calcio scommesse. A risalire alla partita incriminata è stata la polizia ungherese. Secondo gli inquirenti magiari, la criminalità locale ha messo le mani su 11 partite del campionato di Budapest, due della Coppa d’Ungheria e quattro del campionato under 19. “Se i risultati dell’indagine annunciata da Europol fossero veri sarebbe scioccante”, questo è stato il primo commento di Cesare Prandelli,allenatore della nazionale italiana di calcio. “Prima bisogna verificare che sia tutto vero e provato – ha continuato il ct della nazionale – certo che (nel calcio, ndr) può accadere anche questo”, ha aggiunto Prandelli. Più attendista è la reazione di Giancarlo Abete, presidente della Federazione italiana gioco calcio. “Al di là dei numeri bisogna vedere nomi e cognomi. Bisogna verificare quali siano le situazioni evidenziate, noi da 20 mesi conviviamo con la problematica delle scommesse, credo che si stia cercando a tutti i livelli di fare la massima chiarezza”, ha ribadito Abete.

Ma i casi di partite combinate al vaglio della polizia locale coinvolgono principalmente la Turchia con 79 parite incriminate e la Germania con 70 match sospetti. In alcuni casi si tratta di episodi già noti, altre vicende sono ancora in corso di accertamento. Le indagini sono partite proprio dalla Germania nel 2008. La polizia di Bochum ha evidenziato qui oltre 310 casi da accertare. Tedeschi sono poi 151 dei 425 indagati, con 14 persone già condannate ad una pena di 39 anni. La Uefa ha detto di attendere maggiori informazioni sulle indagine ma si è detta pronta a cooperare con le autorità competenti in un quadro di tolleranza zero nelle partite truccate”, si legge in un comunicato della Federazione calcistica europea. In particolare il presidente Michel Platini ha assicurato che “i dettagli delle indagini saranno riviste dagli organi disciplinari competenti prima che vengano prese le misure necessarie. Se domani andassimo a vedere una partita di cui si conosce già il risultato, il calcio sarebbe morto”, sono le considerazioni di Platini.

Nel dicembre 2012 le indagini avevano riguardato la federazione calcistica sudafricana per partite truccate in vista dei mondiali. L’anno scorso il presidente della squadra turca del Fenerbahce era stata condannato a sei anni di reclusione per aver truccato partite del campionato turco. Oltre venti squadre italiane sono state coinvolte nell’inchiesta sul calcio scommesse avviata nel 2012. Mentre, nel 2011 gli inquirenti avevano evidenziato irregolarità in due partite, Lituania-Bolivia e Estonia- Bulgaria, in cui erano stati segnati sette goal tutti su calci di rigore.

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