(M. Ferretti) – Alla faccia del fair play finanziario invocato da Michel Platini, gli sceicchi arabi sono piombati nel calcio europeo stravolgendo il passato a colpi di dollari. E, forti di investimenti impensabili ad altre latitudini, hanno lasciato il segno. Come accaduto a Manchester, sponda City, con la vittoria della Premier League della squadra affidata a Roberto Mancini.
INGHILTERRA
Il proprietario del City è lo sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, 43 anni, nato ad Abu Dhabi. Ha acquistato il club inglese il primo settembre del 2008, pagandolo 210 milioni di sterline e affidando la presidenza a Khaldoon Al Mubarak. In cinque anni scarsi, Mansur ha speso circa 500 milioni di euro per i calciatori, super stipendiati, e ha bloccato Mancini fino al 2017 con un contratto di circa 9 milioni a stagione. Il suo patrimonio familiare è di fatto incalcolabile. Fratellastro del presidente degli Emirati, Khalifa bin Zayed Al Nahayan, Mansur ha quattro figli e due mogli[…]
FRANCIA
Hamin bin Hamad Al Thani, qatariano, 33 anni, è il proprietario tramite il Qatar Investment Authority del Paris Saint Germain dal 2011, comprato in cambio di 70 milioni. Spese per acquisti calciatori? Circa 250 milioni di euro, con contratto per l’allenatore Carlo Ancelotti fino al 2014 a 6,5 milioni netti a stagione. È presidente del Qatar Investment Authority, un fondo sovrano d’investimento specializzato in petrolio e gas naturali e il suo patrimonio familiare è stimato in centinaia di miliardi di dollari. […]
SPAGNA
Il Malaga dal giugno del 2010 è di proprietà dello sceicco qatariano Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani, 44 anni, parente del proprietario del Psg. A differenza di quanto è accaduto e sta accadendo a Manchester o a Parigi, a Malaga le cose non vanno bene: lo sceicco, che ha anche pensato di mollare il club, è finito in prima pagina per gli stipendi non pagati[…]