(V.Errante) – Adesso il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Giorgio Orano attendono la relazione della Consob sull’andamento del titolo dell’As Roma. Le indagini sono già state avviate, saranno gli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, a fornire ulteriori elementi su Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, sulla sua attività e sui retroscena di un progetto finanziario che venerdì hanno fatto schizzare il titolo alle stelle.
GLI ACCERTAMENTI – Nel fascicolo, ufficialmente aperto ieri mattina dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Giorgio Orano, dopo alcuni giorni di ”osservazione”, non si ipotizza ancora alcun reato. La procura attende in primo luogo le informative dalla Consob, per stabilire se l’annuncio di un possibile ingresso nel pacchetto azionario della società da parte dello sceicco e la successiva impennata del titolo abbiano determinato eventuali illeciti. Sulle oscillazioni a piazza Affari, ma soprattutto sul personaggio Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, invece sarà la Guardia di Finanza a fare chiarezza. Un’indagine più complessa, che riguarda, oltre alla solidità finanziaria dello sceicco, anche il suo passato. I conti e le operazioni finora condotte dall’imprenditore giordano-perugino saranno esaminate dai militari. La procura vuole stabilire se dopo quell’annuncio qualcuno abbia speculato sulle azioni. E se la notizia sia stata fatta circolare ad arte con un obiettivo preciso. Circostanze che, se verificate, potrebbero determinare l’ipotesi di insider trading o manipolazione del mercato.
IL PRECEDENTE – C’è anche un precedente nella storia da imprenditore di Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi: prima che gli americani acquistassero il club giallorosso, nel 2011, lo sceicco aveva presentato un’offerta. Allora era stata Unicredit a mostrare dubbi e bloccare immediatamente l’operazione. Era emerso che la società di Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, la ”Amyga srl”, aveva una sede fantasma a Roma ed era stato impossibile recuperarne i bilanci effettivi. Adesso lo stesso personaggio si fa avanti con un’altra proposta: investirebbe circa 50 milioni di euro, acquistando il 50 per cento delle quote attualmente in mano agli americani, rappresentati dal presidente James Pallotta. E anche adesso non convince del tutto.