(M. Crusato) – Le ha definite «cose da campo», Delio Rossi. Dopo gli schiaffi di Firenze, ecco «il dito» di Marassi. Il tecnico spiega l’episodio con Burdisso, che lo avrebbe provocato. «Quando mi mancano di rispetto è facile che perda le staffe. Avete mai sentito parlar male il sottoscritto di qualche collega o di qualche giocatore avversario? E allora per favore andiamoci piano con le sentenze e le solite linguacce. Con De Rossi e Totti ho già chiarito tutto. Il dito alzato? Ma sarei veramente un folle a provocare gli avversari quando vinco 3 a 1. Fatevi raccontare come sono andate veramente le cose. È chiaro che ognuno tiri acqua al proprio mulino e guardi giustamente in casa propria». Sulla gara, poi. «Non pensavo giocassero a 4, ma una volta prese le misure siamo usciti alla distanza». Sugli episodi glissa: «Fanno parte dello spettacolo»
Ecco Sansone, l’uomo che ha spaccato la partita. Sono bastati due lampi dell’ex granata, per frustare i sogni giallorossi. «Nessuna rivincita e nessuna cartolina da spedire. A volte i fattori ambientali fanno la differenza». Abbottonato Sabella, ct argentino: «Icardi? Benino…». Festeggiatissimo invece Roberto Mancini. Marassi blucerchiata è casa sua. E impazzano le voci di un suo ritorno. Anche se ieri ha incontrato il dg della Roma, Baldini...