(M.Ferretti) – Lo scippo del calcio di rigore a Francesco Totti, suo amico ma – soprattutto – suo capitano, il tiro floscio e la comodissima parata di Romero, lo scontro con un tifoso all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e la dura contestazione ad personam rimediata nella notte a Trigoria hanno lasciato il segno. E così, lo spavaldo Osvaldo ieri, forse su suggerimento di qualche dirigente, ha abbassato le penne e ha spedito un messaggio ai tifosi della Roma.
IL PENTIMENTO – «Sono molto amareggiato, vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi, non volevo assolutamente mancare di rispetto a Francesco. Ma semplicemente me la sentivo di tirare, magari con un gol tante volte torna la fiducia in te stesso, quella che al momento mi manca. Nessuno più di me può sapere come mi sento ora… Ma troverò insieme ai miei compagni la forza per guardare avanti e uscire da questa situazione. Siamo forti e torneremo a vincere. Chiedo scusa ancora una volta. Io a questa maglia ci tengo tanto. Sempre forza Roma», il testo postato su twitter.
IL CONFRONTO – Oggi alla ripresa della preparazione in vista della partita di sabato sera contro la Juventus, Osvaldo avrà un confronto sia con l’allenatore Aurelio Andreazzoli sia con un paio di direttori, visto che l’uno-due di Genova, prima in campo e poi all’aeroporto, non è piaciuta a nessuno. Così come recentemente non sono piaciute tante piccole cose che hanno visto Osvaldo protagonista, dall’assurda espulsione in Coppa Italia contro l’Atalanta alla mancata partecipazione alla tournèe in Usa fino a un rendimento mai costante in campionato, al di là delle 12 reti segnate. Ciò che non piace, e non convince i tifosi, è l’atteggiamento dell’italo-argentino: un filo di presunzione in meno, ad esempio, lo aiuterebbe ad avere un rapporto migliore con chi gli sta intorno. Dentro e fuori Trigoria.
Dovrebbe chiedersi – ad esempio – come mai, al di là del fatto che è il miglior cannoniere stagionale della Roma, non riesca ad avere un feeling robusto con i tifosi, pronti ad amare sempre e comunque i propri idoli. Probabilmente a Osvaldo non interessa avere un rapporto diverso da quello attuale: questione di carattere, chissà. Un problema più di forma che di sostanza, a ben vedere. Perchè Osvaldo è un signor giocatore, solo che talvolta il primo a dimenticarselo è proprio lui, sprofondando così nella mediocrità.