(U. Trani) – IL BALLOTTAGGIO Andreazzoli non ha certo aspettato che il giudice sportivo ufficializzasse la giornata di squalifica per De Rossi e Totti, assenti domenica a Bergamo per l’ammonizione ricevuta sabato sera nella gara contro la Juve. Ci sta riflettendo da qualche giorno, sapendo che dovrà soprattutto trovare l’uomo giusto per affidargli i compiti del capitano. Per sostituire Daniele, c’è Bradley, utilizzato dal tecnico in tutt’e due le partite della gestione, contro la Sampdoria da titolare e contro i bianconeri in corsa. L’americano più di Tachtsidis. Per Francesco è, invece, dura. Come lui non c’è nessuno. E non c’entra la carriera, i 224 gol in serie A, le 23 gare giocate in questo campionato, i 9 gol stagionali e i 10 assist. Sono le caratteristiche di giocatore unico e universale a rendere difficile la scelta dell’alternativa. Perché lui è attaccante e regista offensivo. Due ruoli, ma un solo calciatore.
L’IDENTIKIT Se il sistema di gioco sarà ancora il 3-4-2-1, è probabile che le due mezze punte alle spalle di Osvaldo dovranno comportarsi da Totti. In due, farne uno. In questo senso il giocatore ideale, da sistemare accanto a Lamela, sarebbe Pjanic. Perché ha qualità, tiro e visione di gioco. Insomma è il più simile, nel dna calcistico, a Francesco. Il bosniaco e l’argentino, alle spalle del centravanti rappresentano la soluzione più lineare. Ma Pjanic, da una partita (Juve) e mezzo tempo (Sampdoria), sta giocando più basso. Fa il regista accanto a De Rossi. Spostarlo in avanti proprio nel pomeriggio in cui la Roma dovrà fare a meno di Daniele potrebbe anche essere un azzardo. Cambiare nella stessa partita, i due mediani, potrebbe creare scompensi alla squadra. E in assoluto, dando per scontata l’esclusione di Tachtsidis dalla rosa dei candidati, verrebbe a mancare l’interprete, a centrocampo, capace di occuparsi della regia.
LA CAPACITÀ DI ADATTARSI Il ballottaggio, al momento, è tra Pjanic e Florenzi. Sono i due che meglio, anche se con caratteristiche completamente diverse, possono giocare alle spalle di Osvaldo. L’azzurro, partendo più largo, lo ha già fatto contro la Fiorentina in Coppa Italia. L’altro esterno di quella serata al Franchi fu proprio Pjanic. Mancavano nella circostanza sia Totti che Lamela. Da centravanti giocò Destro, perché era assente, per squalifica, pure Osvaldo. Florenzi, ancora non al top dopo la febbre della scorsa settimana, è il jolly di questa Roma. Perché dà la disponibilità a giocare in più posizioni. In teoria, quindi, potrebbe essere anche il partner di Bradley in mezzo al campo. Era il suo ruolo nel 4-2-3-1 di Alberto De Rossi nella Roma Primavera che diventò campione d’Italia due anni fa. Faceva il mediano vicino a Viviani.
LE ALTRE OPZIONI Andreazzoli, la settimana scorsa, ha provato dietro alla prima punta, con Osvaldo ancora in dubbio, il trequartista dell’éra Spalletti: Perrotta. Il nuovo tecnico si fida. Sa che conosce come comportarsi dietro al centravanti e come soluzione non va scartata. Perrotta può partire alto, ma essere utile anche da mediano. Era la sua posizione nel Chievo di Del Neri, accanto a Corini. Teoricamente potrebbe essere anche alzato Marquinho: il brasiliano è un altro degli interpreti multiuso della rosa giallorossa. Se Balzaretti dovesse tornare titolare (o con Florenzi inserito a sinistra), Marquinho potrebbe aver spazio da mezzapunta, anche se Andreazzoli lo vorrebbe confermare da esterno sinistro.
LA PALESTRA Totti a casa per un’influenza gastrointestinale, mentre Dodò ha svolto un allenamento differenziato. Migliora Destro e fa progressi anche Castan. Ieri i giocatori si sono fermati in palestra per lavorare sulla forza. Anche questa è una novità del dopo Zeman.