Lievita l’imbarazzo tra i dirigenti della Roma sul possibile nuovo socio di Pallotta. A parte il ds Sabatini che si occupa dell’area tecnica,il resto del management non ha una posizione chiara nei confronti dello sceicco.
Baldini è quello che lo ha presentato a Pallotta, grazie alla vecchia amicizia con l’intermediario Padovano. Ma il dg ha poi lasciato la valutazione dei fondi al presidente e al consorzio Usa. I comunicati sono stati fatti allo studio Tonucci e quindi alla presenza dell’avvocato Baldissoni che, come consigliere giallorosso, ha comunque avuto una parte attiva nella vicenda. Come il ceo Zanzi, riferimento romano di Pallotta. Più defilato l’ad Fenucci: ha ascoltato, senza però intervenire.
Per non risultare spaccati i dirigenti hanno pronta un doppia via d’uscita. Se lo sceicco rispetta gli impegni, potenzia il marchio e lo rende più internazionale. Se invece bluffa, si volta pagina e si cerca altrove. Tanto, come recita l’ultima nota messa per iscritto ieri all’alba, comanda solo Pallotta. Ma i portavoce del potenziale socio la pensano diversamente. Vogliono Mazzarri allenatore (se lascerà il Napoli) e Padovano ds. Ci sarebbe già un accordo verbale.