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IL ROMANISTA Adnan: “Mi avete vivisezionato”

Al Quaddumi (FOTO “IL TEMPO)

(D. Galli) – C’è chi la ritiene una spy-story, chi una commedia dell’assurdo. Siamo a un nuovo capitolo della saga di Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, l’arabo che vuole (forse, o forse non più, non si sa) entrare in As Roma Svp LLC, la mamma americana di As Roma Spa. Lo sceicco pare avere perso la pazienza. Ce l’ha con la stampa. «Sono stato vivisezionato – si leggeva ieri su Repubblica.it- la mia famiglia sbattuta in prima pagina. I miei mi hanno insegnato il rispetto che pratico nei confronti di tutti, ma allo stesso modo lo pretendo».

Ancora due settimane – ha tempo fino al 14 marzo per depositare le somme dell’operazione – e i romanisti scopriranno se si è trattato di un bluff oppure no. La Consob monitora da venerdì l’andamento del titolo As Roma. A richiederglielo sono stati i pm romani Rossi e Orano. Gli stessi dell’affaire-Fioranelli. Chissà cosa penseranno i due magistrati dell’intervista resa ieri a Radio Manà Manà Sport, durante la trasmissione “1927 la storia continua”, dal rappresentante di Qaddumi, l’ex direttore de “La Padania” Gigi Moncalvo.
«Più che un portavoce, sono un “portasilenzio”, vista l’indagine della Procura della Repubblica in atto» dice Moncalvo. Che subito dopo, evidentemente, avverte il bisogno di tornare portavoce. «Se ci sarà il versamento dei soldi? Penso di sì ma sono pessimista. Le cose si sono messe in un modo che non c’è più la volontà del venditore di vendere».

Penso di sì. Però no. Perché Pallotta non vuole più. Il senso è questo. «La trattativa – svela Moncalvo – va avanti da dicembre, da prima di Natale. Quando ha firmato l’accordo preliminare, Pallotta ha scremato altre candidature e ha scartato tre o quattro partner che si erano fatti avanti. Ha scelto tra tutti proprio Qaddumi. I due si sono incontrati più volte e più volte guardati negli occhi. Sapete quando era prevista la conferenza di presentazione di questo accordo a Trigoria? Il 21 gennaio 2013. Poi si sono verificati accadimenti che ne hanno impedito lo svolgersi: il mercato di gennaio e la questione Osvaldo–Stekelenburg».

Quando gli viene chiesto se lo sceicco abbia o meno i soldi, Moncalvo risponde così: «Io non li ho visti i suoi soldi, i lingotti. Sarà la Procura ad accertare questo. Adnan è sicuro della sua solidità finanziaria, non ci sarà nessun problema. Per quanto riguarda i suoi investimenti in Italia, Qaddumi non ha mai parlato delle sue società. Le ricerche dei giornalisti sono state indirizzate solo nel nostro Paese. Le attività più importanti sono quelle all’estero. Anch’io gliel’ho detto: “Guarda che la gente in giro dice che non hai un soldo”. Io pure mi sono chiesto se fosse una bufala. Ho avuto una serie di nomi di società e ho fatto i miei controlli e ho trovato delle corrispondenze rispetto a ciò che mi era stato detto».

Secondo Moncalvo, a rendere più difficile la trattativa è stata Unicredit. «Fino a domenica tutto è filato tranquillo. Poi ecco l’intervista di Fiorentino(al Messaggero: «Siamo molto scettici sull’offerta dello sceicco e sulla sua consistenza economica, gli americani lo sanno», ndr) che forse ha ottenuto i suoi scopi e che getta acqua gelata sulla trattativa». Moncalvo ha una certezza. «Se Qaddumi rappresenterà una svolta epocale per la società? Se lo faranno andare avanti sì. Se lo fermano prima, la parte danneggiata sarà la Roma». La Roma che intanto tace. Molto saggiamente.

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