(A.Austini) – La Roma volta pagina. Lo fa mettendo in panchina Aurelio Andreazzoli, già vice diLuciano Spalletti. Si torna dunque ad un tecnico ‘normale’ dopo le ‘scommesse’, poi fallite, di Luis Enrique e Zeman. Come sottolinea l’articolo de ‘Il Tempo’, si riparte dal profilo basso stampato sulla faccia di questo signore toscano di quasi 60 anni, sconosciuto ai più ma apprezzato da tutti quelli che lo hanno incrociato nel corso degli anni. Allenatori, giocatori, dirigenti, chiunque se l’è trovato al fianco sa spendere solo belle parole su Andreazzoli. Viene descritto come un uomo mite, aperto al dialogo, sportivo dalla nascita e professore di educazione fisica. La bicicletta è la sua compagna inseparabile: ogni mattina lo vedono uscire daTrigoria, la sua casa dal 2005, per un giro lungo almeno 40 minuti. Obiettivo del nuovo tecnico? Quello di portare laRoma in Europa. L’Europa League resta l’obiettivo per salvare almeno la faccia, e non importa se ci si entrerà grazie alla Coppa Italia o al campionato. E’ pronto ad affiancarlo come vice Roberto Muzzi, tecnico dei Giovanissimi Regionali di Trigoria e in possesso del patentino per sedersi in panchina. Mentre il resto dello staff sarà composto dai preparatori atletici Luca Franceschi e Francesco Chinnici, quello dei portieri Guido Nanni, il collaboratore tecnico Zagoe il tattico Simone Beccaccioli. Il modulo di gioco legato alle idee di Andreazzoli? Il 4-2-3-1 è l’ipotesi più accreditata.