(F. Ferrazza) – Due partite da titolare, due vittorie, più un gol, il primo con la maglia della Roma, sotto la neve di Bergamo, da conservare gelosamente. Vasilis Torosidis è uno dei segreti da svelare per spiegare la vittoria sull’Atalanta (2-3) di ieri. Greco tutto carattere e polmoni, il numero 35 sta aiutando la squadra giallorossa a ritrovare gli equilibri smarriti nel periodo zemaniano, sempre più punto di riferimento per un gruppo in ascesa. «Ricorderò per sempre questo momento — le parole di Torosidis a fine gara, tradotte da un divertito Tachtsidis — ho trovato un gruppo bellissimo, che mi sta aiutando. E comunque, più del mio gol, mi rende felice la vittoria della squadra». In attesa di capire quanto sia davvero affidabile lo sceicco in trattativa con la Roma, meglio godersi questa vittoria in trasferta, che mancava dal 2 dicembre, dal successo di Siena. Ne è consapevole Andreazzoli, sommerso dall’abbraccio dei giocatori a fine partita. «Terzo posto? Il calcio è bello e stravagante, lascia spazio a tutte le ipotesi — sorride il tecnico — i programmi però si fanno dando conferma alle aspettative dei tifosi, cercando di dare il massimo ogni settimana. Non ha senso parlare di obiettivi a lunga scadenza, è inutile mettere l’asticella a 2,40 se posso saltare solo 1,80. Cominciamo dal basso e poi vediamo, pensiamo al Genoa».
Se Torosidis è uno dei più freschi punti fermi della rinascita romanista, Pjanic nelle vesti di regista nemmeno troppo occulto, in assenza di De Rossi, è una bella rivelazione. Suo il secondo gol romanista. «Siamo ancora lontani dal terzo posto — il realismo del centrocampista bosniaco — ma se continueremo con questa voglia potremo superare chi ci precede. Oggi era un campo difficilissimo, ma siamo molto uniti e ascoltiamo l’allenatore. Abbiamo dato seguito alla vittoria sulla Juve, questa è la cosa più importante». Si sta rapidamente adattando alla difesa a tre, Marquinhos. «È una novità per me — ammette il brasiliano — ma con l’allenamento e parlando con i compagni mi trovo bene. Siamo un gruppo molto unito e se ci metteremo in testa di fare il nostro meglio, è ovvio che i risultati arrivano».