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L’ANGOLO DEL RE…PICE “Contro la Juventus mi aspettavo una prestazione del genere, ma una rondine non fa primavera…”

Francesco Repice

Nuovo  appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:

“Mi aspettavo una prestazione del genere da parte della Roma, ed è chiaro che questi cambiamenti fanno sempre piacere. Parlare di Totti è inutile, sono stati tutti bravi: l’impegno di tutti, compreso Osvaldo che aveva qualcosa da farsi perdonare, è stato encomiabile. Torosidis? Buona prestazione, secondo me nel 3-4-3 gli esterni devono dare qualcosina di più dal punto di vista offensivo, e sia lui che Marquinho sono stati molto bravi a neutralizzare la Juventus sulle fasce. Io sottolineerei soprattutto la prova di De Rossi e Pjanic che sono riusciti a bloccare Pirlo, Vidal e Pogba. Juve stanca? Ero stato a Glasgow e la squadra aveva speso tantissimo. La Champions logora veramente tanto. Entrare in uno stadio come il Celtic Park, zittire la folla e poi tornare in Italia non è semplicissimo dal punto di vista psicologico e l’applicazione non può che essere diversa. Inter, Milan, Fiorentina e Juventus battute? Questo la può dir lunga rispetto alla concentrazione dello spogliatoio verso altri impegni. L’Atalanta? La Roma giocherà contro una squadra e un terreno di gioco sempre particolarmente ostici. Hanno un allenatore vero che fa calcio sul campo senza fronzoli tattici e che da tutto alle sue squadre. Alcuni giocatori dovranno confermare quanto di buono hanno fatto vedere con Zeman per convincere il nuovo allenatore. Cosa cambia adesso? Nulla. Purtroppo una rondine non fa mai primavera. Bisogna dar seguito ai risultati, la Champions dista 7 punti, ma ci sono tante squadre davanti. Mazzarri? Non so se si libererà tra qualche mese. Dipende da come finisce il campionato… E’ un ottimo allenatore, ma non so quale sia il suo rapporto con la Roma dopo i contatti di due anni fa. Non credo abbia tutta questa propensione a lavorare con i giovani. Mazzarri è un allenatore che vuole squadre esperte, collaudate, fatte di giocatori che puntino a vincere subito”.

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