CAGLIARI:
Agazzi 6; Pisano 7, Rossettini 6 (dal 76′ Perico s.v.), Astori 6,5, Avelar 6,5; Ekdal 6, D.Conti 6 (dall’80 Casarini s.v.), Nainggolan 7,5; Sau 7, Thiago Ribeiro 7 (dall’88 Cossu s.v.), Ibarbo 7
All. Pulga 7
ROMA:
Goicoechea – 4: Assolutamente inguardabile nel gol dell’1-2, quando si trascina in porta un innocuo cross dalla sinistra. Vedendolo in azione la considerazione è sempre la stessa: la colpa è di chi l’ha preso e di chi l’ha fatto giocare. Quaglia!
Piris 4: Corre, spinge, si dà un gran da fare ma la sostanza è sempre la stessa: buona quantità, pessima qualità. Il discorso fatto per il portiere uruguayano vale allo stesso modo per lui. Basta!
Burdisso 4: Schierato a sorpresa al posto di Castan, pur mettendocela tutta, non è adatto a guidare la linea difensiva come chiesto dal boemo. L’impegno è importante ma non sempre basta. Il fuorigioco non sarà mai il suo mestiere!
Marquinhos 4: Su di lui poggia l’architrave della difesa del futuro. E’ il punto di partenza da cui ripartire. Di errori nella lettura dell’azione e nei tempi dell’uscita ne fa diversi, ma grazie alla sua velocità è sempre (o quasi) in grado di recuperare. Pietra angolare!
Dodò 4: La nota positiva è che per la prima volta è riuscito a completare i 90′ di gioco senza sostituzione. Per il resto la migliore condizione è ancora distante e il lavoro da fare piuttosto notevole, ma le doti ci sono. Guarito!
Bradley 4: Un altro di quelli che quando c’è da mettere la gamba non si tira mai indietro ma con la porta ha litigato da anni. Se vuoi costruire una grande squadra può andare bene per la panchina. Ruvido!
Tachtsidis 4: E’ il terzo della lista comprendente Goicoechea e Piris. La serie B è una cosa, la massima divisione completamente un’altra. Questa piazza non fa per lui. Fischi!
Florenzi 4: Notando i suoi movimenti in presa diretta dallo stadio, ti rendi conto come in molte occasioni sprechi energie per pressing isolati e solitari, voluti dal mister ma inutili alla squadra. Questo lo porta a finire la benzina a metà della ripresa e a lasciare il campo con la lingua di fuori. Deve imparare a gestirsi!
Totti 6: Non merita tutto questo. Segna il gol numero 223 avvicinandosi a -2 da Nordhal. La sua stagione vive ormai solo per la statistica personale, visto che il gruppo che gli è stato costruito intorno non è lontanamente alla sua altezza. Ultimo dei Mohicani!
Lamela 4: Lampi di genio e pause troppo lunghe. Migliora leggermente rispetto alle ultime uscite, vivacizzando la sua azione e puntando con continuità l’uomo. Ancora troppo fumoso in area di rigore, non riesce a pungere in zona gol. Se c’è qualcuno che deve qualcosa a Zeman, lui è il primo della lista. Sinistroide!
Osvaldo 4: Apatico, svogliato, assente, ricorda da vicino il peggior Vucinic d’annata. Si incaponisce nel tentare la rovesciata commettendo falli a destra e a manca, senza colpire mai bene il pallone. Quando c’è da mollare il fioretto per impugnare la sciabola, sparisce letteralmente di scena. Prima Donna!
De Rossi (dal 58′ per Tachtsidis) 4: Non era in condizioni accettabili, viene fatto scaldare per 40′ a cavallo tra primo e secondo tempo, ma non è serata nemmeno per lui. Che il cambio di allenatore sia propedeutico ad un suo recupero psico-fisico.
Marquinho (dal 58′ per Florenzi) 6: Entra, corre, segna e si danna l’anima. Nel crollo definitivo di un’altra stagione, lui prova a rimanere a galla.
All. Zeman 4: Siamo tornati a Lecce-Roma dello scorso campionato. Il boemo non ha tutte le colpe, ma il ritorno nella capitale è un fallimento certificato dai numeri e dai famosi “rapporti cancerogeni”. L’importante è che a pagare non sia solo lui. Ombrello riparatore!
Arbitro Romeo 5: Contribuisce assieme ai suoi assistenti alla debacle giallorossa. Per essere chiari il risultato è indipendente dai suoi errori e da quelli dei guardalinee, ma se può prova ad affossare. Giulietta!
A cura di Angelo Papi