(F.Maccheroni) – Uno sceicco bizzarro. Frequenta Padovano. Indossa la felpa della Roma, guida un’utilitaria, vive in una casa normalissima, ha un figlio carabiniere, ha fatto lavori nobili quanto umili. Poi l’eredità (speriamo non sia il programma di Carlo Conti). E che fa? Arriva a Roma, promette una cinquantina di milioni a Pallotta e va a dormire a Magliano Sabina. Un tipo riservato. Che però rilascia un’intervista. Strano. Troppe cose strane che andranno chiarite. Sembra che qualche dubbio l’abbia anche Pallotta, che mette le mani avanti e aspetta il 14 marzo per vedere se ci sono i soldi o se è saggio lo scetticismo di Unicredit, che prende le distanze.
Il dubbio è questo: la parte americana della Roma è alla canna del gas? Altrimenti come si spiega questa allegra apertura allo sceicco? E perché i collaboratori romani di Pallotta non hanno verificato la credibilità dell’offerta prima di farla trapelare? In quali mani è Pallotta? In quali mani è la Roma?Peraltro questo sceicco che si presenta sognando Mazzarri, è come chi strofina la lampada di Aladino e chiede una monocamera in periferia.