Prometto che non parlerò dello sceicco e di tutto quello che si dice su, contro, a favore e intorno a lui. Del resto il quattordici marzo non è poi così lontano e allora trarremo le conclusioni definitive, anche su tutto ciò che, ancora una volta, è stato scritto a sproposito nel frattempo. Giuro che non parlerò neppure di Gigi Moncalvo e di tutto ciò che questo nome rievoca per la memoria storica di noi romanisti, che abbiamo il vizio di ricordarci tutto. Forse poi perdoniamo troppo, soprattutto ultimamente, ma nulla dimentichiamo.
Nemmeno del fatto che si è pronunciato persino Di Canio voglio parlare, anche perché le sue “tesi” non è che non si conoscessero e poi di tutto c’è bisogno in questo periodo fuorché di un laziale che butta benzina sul fuoco. Il problema, se così vogliamo chiamarlo con una certa enfasi, è la cassa di risonanza che le sue dichiarazioni hanno trovato un po’ ovunque e soprattutto sui social network.
Neppure di Michele Padovano è il caso di parlare, perché tutto quello che doveva conoscere del personaggio si conosce da tempo e non bisogna in questa sede precisare che, al di là dei casi di cronaca che lo hanno riguardato, non appare uno storicamente vicino ai nostri colori, diciamo così. Siccome non è la prima volta che sulla Roma si pronuncia Luciano Moggi, anche se stavolta lo ha fatto per negare con sdegno suoi collegamenti con presunti ingressi nella proprietà, neppure su di lui voglio dire nulla, se non che il fatto che gli si riconosca ancora lo status di opinionista spiega tanto, se non tutto, di questo nostro meraviglioso paese. Potrei forse fare un accenno al fatto, ormai acclarato, che il prossimo anno non ci sarà sponsor tecnico e che la società si autoprodurrà il materiale, in virtù di un gentleman agreement con la Kappa che trovate descritto in dettaglio nell’anticipazione del nostro sito. Dunque, se non parlo di questo, di quello e di quell’altro ancora, quasi quasi oggi la rubrica non la faccio. Del resto: vi servono ancora opinioni per farvi un’idea di quello che ci sta succedendo?
Paolo Marcacci