(M. Mauro) – All’Olimpico si è vista una Juve brutta e priva di idee, lontanissima parente di quella di Glasgow: contro la Roma sono mancate l’intensità e la voglia di vincere. Poteva anche essere comprensibile, ma l’allenatore avrebbe dovuto capirlo. Questa è la principale difficoltà per Conte, da qui alla fine della stagione: capire quando è il momento di fare uso di tutta la rosa, comprendere quando c’è la necessità di rinfrescare gli 11 titolari.
La Roma ha meritato di vincere: il primo tempo è stato equilibrato, nella ripresa invece i giallorossi sono stati superiori, con 3-4 occasioni da rete limpide che hanno legittimato il vantaggio. Totti e De Rossi, autori di due fallacci nel primo tempo, sono stati graziati dall’arbitro, ma poi nella ripresa il capitano giallorosso ha inventato un gol straordinario. Ma bisogna sottolineare anche la prova di Osvaldo, bravissimo non solo a smarcarsi sempre, ma anche a essere positivo anche in fase di non possesso palla. Nel complesso la Roma è stata anche molto attenta in difesa, avvantaggiata in questo dal passo lentissimo della Juve. (…)