Domenica a Marassi andrà in scena la delicata sfida tra Sampdoria e Roma. L’avvicendamento sulla panchina giallorossa porta con sé diversi interrogativi riguardo la formazione deputata a scendere in campo. Infatti le parole del neotecnico Aurelio Andreazzoli a cui hanno fatto eco quelle del vice Roberto Muzzi sono risultate abbastanza chiare: “il modulo non conta, contano i calciatori al 100%”. Sebbene queste dichiarazioni lascino propendere verso una relatività dell’assetto tattico, evidenziando da un lato anche la possibile persistenza del 4-3-3, ripristinando nello schieramento quei calciatori che hanno faticato a trovare spazio con la gestione precedente, vedi Stekelenburg e De Rossi, non è impensabile un cambio di modulo. Considerata la sagacia tattica di Andreazzoli ed il delicato momento che sta attraversando la squadra capitolina, é plausibile ritenere che il tandem tecnico opti per un ritorno alle origini, un 4-2-3-1 dettato dall’esigenza di mettere fieno in cascina, conferendo maggior equilibrio alla manovra.
ROMA CON IL 4-2-3-1 – Questa soluzione sulla carta sembra la più idonea tenendo anche conto della disposizione avversaria, un 3-5-2 modulo che in passato ( Napoli e Juventus) i calciatori hanno mostrato di soffrire, non riuscendo perchè in inferiorità numerica in linea mediana, a contrastare l’ampiezza di manovra avversaria spesso determinante ai fini del risultato. Il 4-2-3-1 peraltro fu adottato per la prima volta da Spalletti proprio in una sfida contro la Samp, precisamente quella del 26 novembre 2006 con la vittoria corsara dei giallorossi con un pirotecnico 4-2
In porta con ogni probabilità farà il suo ritorno Maarten Stekelenburg per il quale l’esonero di Zeman sembra coincidere con la fine di un momento davvero sfortunato per lui, che ha perso anche il posto nella nazionale olandese. Il pacchetto arretrato sarà invece composto da Marquinhos ed uno tra Burdisso e Castan, con quest’ultimo in leggero vantaggio, mentre sugli esterni probabile l’impiego di Torosidis sulla sinistra, preferito a Dodò con Piris invece a destra, ancora tra gli infortunati Balzaretti. Per quanto concerne il centrocampo, l’eventuale quintetto sarebbe composto da Bradley e De Rossi come cerniera davanti alla difesa, posizione nella quale il centrocampista di Ostia ha dimostrato di potersi esprimere sui livelli consoni ad un calciatore del suo talento. Sugli esterni probabilmente vi sarà l’impiego a “piedi opposti di Lamela sulla destra, sulla falsariga dell’interpretazione di Amantino Mancini nell’era Spalletti, pronto a partire largo per poi accentrarsi ed andare alla conclusione. Sulla sinistra potrebbero trovare spazio Taddei o Florenzi il quale per caratteristiche può ricoprire il ruolo, disponendo di una grande corsa e disponibilità al sacrificio, equilibrando la squadra in fase di non possesso. Sulla trequarti spazio a Miralem Pjanic, libero di esprimersi al meglio negli ultimi 30 metri, svincolato da ogni compito difensivo, messo nella sua posizione ideale. In avanti, se questo dovesse essere l’assetto, certamente sarebbe avvantaggiato Francesco Totti su Osvaldo. Il capitano infatti conosce a memoria i meccanismi ed i movimenti da effettuare in quella porzione di campo, facendo l’elsatico tra area di rigore e tre quarti per favorire l’inserimento dei compagni.
PROVE DI 4-3-1-2 PER ANDREAZZOLI – Tuttavia uno dei moduli più provati in settimana è stato il 4-3-1-2 con la linea difensiva invariata rispetto alle aspettative, ovvero Stekelenburg in porta con Marquinhos e Castan centrali mentre i cursori di fascia saranno Torosidis sulla sinistra e Piris a destra. Discorso diverso per il centrocampo formato da una nutrita schiera di interditori, De Rossi, Bradley e Florenzi, quest’ultimo in grado di inserirsi per conferire imprevedibilità alla manovra. Sulla trequarti campo Pjanic in veste di ispiratore, libero da compiti difensivi avrà il compito di innescare Francesco Totti ed Erik Lamela, in questo momento in vantaggio su Osvaldo uscito malconcio nel corso dell’allenamento odierno.
ROMA (4-3-1-2): 24 Stekelenburg, 23 Piris, 3 Marquinhos, 5 Castan, 35 Torosidis, 4 Bradley, 16 De Rossi, 48 Florenzi, 15 Pjanic, 10 Totti, 9 Osvaldo. (1 Lobont, 13 Goicoechea, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 27 Dodo’, 11 Taddei, 47 Lucca, 20 Perrotta, 7 Marquinho, 8 Lamela, 17 Lopez).
SAMPDORIA – Pochi dubbi di formazione per i blucerchiati. Il tecnico Delio Rossi infatti ha trovato positive risposte dal modulo 3-5-2. In porta Romero, il terzetto difensivo orfano di Palombo ( lesione muscolare) il cui raggio di azione è stato arretrato nelle precedenti uscite, sarà formato da Rossini, Gastaldello e Costa. In mediana sugli esterni vi sarà l’impiego di Estigarribia a sinistra e De Silvestri a destra i quali avranno il compito di creare superiorità in fase offensiva tornando all’occorrenza, a turno, in copertura mentre nel mezzo saranno schierati tre centrocampisti puri come Poli, Obiang e Krsticic molto bravi in fase di interdizione con Obiang bravo anche in appoggio a cui saranno affidati prevalentemente anche i compiti di rifinitura per le punte. La coppia d’attacco sarà invece composta da Soriano e da Mauro Icardi, attaccante rivelazione del campionato e lieta sorpresa in casa Samp. Per il Nino in settimana paura per una forte contusione che non ne dovrebbe pregiudicare la presenza in campo domenica. In caso (ipotesi remota) di assenza, in panchina scalpita Maxi Lopez.
ROMA (4-2-3-1) 24 Stekelenburg; 23 Piris, 3 Marquinhos, 5 Castan, 35 Torosidis; 15 Pjanic,16 De Rossi, 4 Bradley, 48 Florenzi, 8 Lamela; 10 Totti. A disp.13 Goicoechea, 1 Lobont, 29 Burdisso 27 Dodo, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 7 Marquinho, 9 Osvaldo All. Andreazzoli
SAMPDORIA (3-5-2) 22 Romero; 35 Rossini, 28 Gastaldello, 3 Costa; 19 De Silvestri, 16 Poli, 25 Krsticic, 14 Obiang, 2Estigarribia; 98Icardi, 21Soriano. A disp. 1 Da Costa, 32 Berni, 7Castellini, 5 Renan, 93 Savic, 11 Munari, 15 Poulsen, 6 Maresca, 13 Berardi, 21Sansone, 10 Maxi Lopez, All. Rossi
A cura di Danilo Sancamillo