Una doppietta da cinque punti. Il ritorno di Mario Balotelli con la maglia del Milan ha avuto l’impatto di un asteroide sull’Italia. Schiantata l’Udinese con un rigore inesistente all’ultimo minuto di recupero, aggancio al quarto posto occupato proprio dall’Inter a 40 punti. Questo l’effetto dei primi tre punti. Gli altri due sono tutti per il presidente rossonero Berlusconi, che recupera altri due punti percentuali nei sondaggi delle elezioni politiche in programma il 24 febbraio. La stessa data nella quale alle 20:45 ci sarà il derby Inter-Milan, Balotelli contro l’Inter. Il destino non perde mai il senso dell’umorismo.
Il 2-1 all’Udinese di Guidolin rilancia definitivamente Allegri nelle sfere alte della classifica, il terzo posto che dà i preliminari di Champions League è a soli tre punti. Un terzo posto che sembra non volere nessuno: la Roma, che aveva asfaltato Fiorentina e Milan all’Olimpico, lo aveva a portata di mano prima della sfida col Napoli, ma da allora ha fatto un punto in quattro partite e il Cagliari venerdì ha sancito l’epilogo della storia di Zeman. La Lazio dopo i sedici risultati utili consecutivi e la conquista della finale di Coppa Italia si è inceppata: a Marassi contro il Genoa va k.o. dopo aver recuperato le due reti di vantaggio dei romanisti Borriello e Bertolacci con i gol di Floccari e Mauri (su generoso rigore fischiato da Tagliavento). Al 94′ Marchetti salva su Rigoni gettato nella mischia dall’ex Ballardini e il pareggio sembra cosa fatta. Il neo acquisto rossoblu però un minuto dopo aggiusta la mira, segna il 3-2 e fa esplodere la gioia. Tre punti pesanti che spingono il Genoa al quartultimo posto, Pescara scavalcato. Priva di Hernanes e Klose i biancocelesti faticheranno a tenere dietro il Milan e sabato sera ricevono il Napoli lanciatissimo alla rincorsa della Juventus.
L’altra squadra in grande difficoltà è l’Inter di Stramaccioni, sei punti fatti nelle ultime sette partite, caduta clamorosamente ieri a Siena. Emeghara, Sestu e Rosina affondano l’armata nerazzurra, in cui hanno esordito tutti e tre i neo acquisti Schelotto (pessimo), Kuzmanovic (così così) e Kovacic. Nel naufragio ha impressionato la personalità del croato classe ’94, che si è messo al centro del gioco e ha provato a impostare con il 10 di Sneijder sulle spalle. Il pareggio momentaneo di Cassano aveva fermato il trionfo dei senesi, ora non più ultimi da soli ma a pari punti col Palermo. A 39 è salita la Fiorentina, tornata a vincere col rientro in campo di David Pizarro. Imprescindibile il cileno nel gioco di Montella, che ha sconfitto 2-0 il Parma di Donadoni. Stupendo il colpo di testa di Toni che ha sbloccato il match, chiuso poi nella ripresa da Jovetic. Una vittoria che consente un allungo importante ai viola, ora a +4 e +5 su Catania e Roma.
In chiave salvezza successi fondamentali per Bologna e Atalanta: gli emiliani di Pioli riescono a vincere a Pescara dopo essere andati due volte in svantaggio. Tre rigori netti aprono le marcature: Diamanti pareggia quello di Weiss, poi D’Agostino batte Curci e fa 2-1. Gilardino, nuovamente convocato in Nazionale da Prandelli, pareggia di testa, Kone in acrobazia lancia il Bologna a cinque lunghezze sul terzultimo posto, ora occupato dagli abruzzesi di Bergodi. Un punto sopra ai rossoblu c’è l’Atalanta di Colantuono, capace di imporsi per 2-1 al “Barbera”. Gasperini è sulla graticola, il Palermo dopo undici cessioni e dieci acquisti è ultimo e Zamparini è pronto a scaricare la sua furia. Reja e Malesani potrebbero essere chiamati a salvare i rosanero che domenica prossima si giocano tutto in casa contro il Pescara.
Daniele Luciani