(C. Sala) Un gran gol del capitano giallorosso segna la sconfitta degli uomini di Conte. I bianconeri sono apparsi stanchi dopo la vittoria in Champions League contro il Celtic
TORINO – La Roma batte la Juve 1-0 grazie ad un gran gol di Totti nella ripresa fermando i bianconeri in campionato dopo la vittoria in Champions League contro il Celtic. La squadra di Conte non ha ripetuto la prova di Glasgow, cadendo all’Olimpico dove i padroni di casa sono riusciti ad imporsi grazie alla grande pressione portata ai bianconeri nell’arco dei 90 minuti.Bianconeri sempre primi in classifica, giallorossi che ritrovano serenità dopo la crisi post zemaniana.
LA PARTITA – Andreazzoli cambia molto varando uno sperimentale 3-4-1-2. Piris marcatore con Marquinhos eBurdisso , Torodisis spostato sulla fascia destra, Lamela trequartista centrale dietro ad Osvaldo e Totti . Conte non può disporre di Peluso e Marchisio, entrambi squalificati: in mediana Pogba , sull’out sinistro si rivede Asamoah . Davanti confermato Matri , in un ottimo momento realizzativo, con l’ex Vucinic . La Roma entra in campo convinta, linea alta e pressing sui portatori di palla. Lamela c’è, Osvaldo lotta anche per farsi perdonare il rigore di Genova . Il primo angolo dei giallorossi segna infatti il 6′ con tiraccio di Pjanic a lato. Un minuto dopo occasione più netta per Osvaldo servito da Totti: il destro dal limite finisce tra le braccia di Buffon. La risposta della Juve è di Pirlo: il terreno di gioco non favorisce la sua soluzione dalla distanza che finisce altissima sopra la traversa. Ma è ancora la Roma a spingere: Osvaldo supera Buffon in uscita, il suo cross al centro trova però Bonucci che restituisce palla (involontariamente) a Buffon. Il primo giallo è per De Rossi: il centrocampista entra duro, durissimo, sull’uomo più vivace della Juve Lichtsteiner. Aria di derby e nervosismo pericoloso già al 18′ per i padroni di casa. Subito dopo punizione di Pirlo dai venticinque metri: Stekelenburg fa il miracolo e devia in angolo sulla sua sinistra.
TACCHETTI – Segnali che la partita cambia, la pressione della Roma diminuisce ed esce fuori la Juve. La gabbia a centrocampo dei bianconeri imbriglia le giocate di Pjanic e mette un freno alle manovre sull’asse Totti-Osvaldo. Proprio il capitano della Roma rimedia il secondo giallo per un fallaccio su Pirlo. Totti si rende conto di quello che ha fatto e resta vicino al suo vecchio compagno di Nazionale mentre è a terra soccorso dai sanitari. La tv inquadra il buco sul ginocchio di Pirlo, aperto dai tacchetti di Totti che forse avrebbe meritato il cartellino rosso da Rocchi. Un po’ di cicatrizzante a bordo campo e Pirlo rientra in partita anche se non al massimo.
RIPRESA – Si ricomincia con Osvaldo in attacco: dopo 3′ occasione per il giallorosso, appena entrato in area però spreca a lato. Risposta immediata di Vucinic: destro al volo dal limite. Palla con lo stesso destino del tiro di Osvaldo. La partita si accende, lancio di Totti per Torosidis anticipato in angolo da Asamoah. Al 6′ Pjanic dalla distanza, bravo Buffon a respingere sulla sua destra. All’8′ Matri riceve da Pogba, conclusione in area deviata da Stekelenbug. Conte toglie il grande ex della sfida: fuori Vucinic per Giovinco al quale chiarisce la posizione: “Fai la punta”. Poi tocca a Padoin per Asamoah. All’11’ il miracolo di Buffon: cross di Pjanic per Osvaldo con il portiere che respinge il colpo di testa d’istinto. Due minuti dopo però, il numero uno bianconero non può nulla sul missile terra aria di Totti: il capitano della Roma porta così in vantaggio i giallorossi.
CONVINZIONE – La Roma ci crede, la Juve meno. Conte osserva dalla panchina i suoi cercando di capire come sistemare la partita ma Andreazzoli chiude bene i -timidi- attacchi bianconeri. Un’altra occasione per la Roma al 20′: Osvaldo in contropiede non spara a rete ma preferisce servire De Rossi. In area si mangiano entrambi il raddoppio. Dopo l’esordio in Champions League, ecco quello in campionato per Anelka . Al 27′ il francese prende il posto di Vidal. Al 33′ mano di Lichtsteiner in area Juve, al 35′ manata in faccia di Lamela su Pirlo. In entrambi i casi l’arbitro giudica i gesti involontari. La Juve non sembra in grado di riaprire la partita e così è anche dopo i quattro minuti di recupero. Anzi tre e quarantacinque, visto che Rocchi non fa battere il calcio d’angolo finale ai bianconeri.