L’operazione Nike-AS Roma, a partire dalla stagione 2014/15, ha scatenato l’interesse dei tifosi e dei media capitolini. Risolta la pratica della sponsorizzazione tecnica, adesso l’attenzione si sposta sul terreno dello sponsor principale di maglia.
L’ipotesi più accreditata è quella di un “anno ponte” ancora con Wind (attuale “jersey-sponsor”), ma a cifre presumibilmente più in linea con il mercato (tra i 5 ed i 6 milioni di euro), vista anche la crisi economica perdurante, piuttosto che un contratto di durata pluriennale con un nuovo partner.
Si naviga a vista, con l’ambizione, però, di poter intercettare, già tra 12/18 mesi, un nuovo global brand proveniente soprattutto dai mercati in via di sviluppo, dove il calcio italiano piace ed è amato. Due, in questo momento, i mercati cui vorrebbe strizzare l’occhio la direzione marketing giallorossa: Qatar e il sultanato dell’Oman. In entrambi i casi vi sono importanti fondi sovrani nazionali pronti ad investire in Europa. Da tenere sotto attento monitoraggio anche il Nord-Africa: a partire dal Marocco (che si prepara tra pochi anni ad una Coppa d’Africa da record in termini di investimenti) e la stessa Libia, che esce da una lunga dittatura, ma che ha risorse economiche per tornare in Europa (e dai vicini “amici” italiani) a dettare legge in termini di acquisizioni/partecipazioni societarie (come nel caso di Unicredit) e sponsorship.
Fonte: sporteconomy