L’ex allenatore del Siena, Serse Cosmi, si è espresso sul momento vissuto dalla Roma e sulle prospettive giallorosse per questa ultima parte di stagione. Ecco di seguito riportate le sue dichiarazioni:
“La Roma ha preso la strada giusta, i risultati si vedranno nel giro di qualche anno. I loro acquisti sono di qualità. La Roma è il futuro del nostro calcio e del nostro campionato. Nella partita tra il Siena e la Roma mi hanno impressionato Marquinhos e Castan, hanno grande personalità”.
Mister, lei ha incontrato Zeman pochi mesi fa nella partita giocata a Siena. Si aspettava l’esonero del tecnico boemo?
“Non mi aspettavo neanche il mio, pensate quello di Zeman. Scherzi a parte, non credevo potesse accadere. In quella partita sembrava che la Roma si fosse incanalata in una serie di successi, dopo il derby sembrava fosse sulla via giusta. Nella gara contro il Siena i giallorossi non hanno fatto una prestazione scintillante però sono stati concreti e tosti”.
Cosa pensa di Aurelio Andreazzoli?
“Mi è piaciuto lo spirito con il quale ha gestito la squadra, ho apprezzato la voglia di vincere le partite, l’atteggiamento individuale dei giocatori. Perché spesso di una squadra che vince si dice che ha seguito i dettami dell’allenatore. Non sempre è così”.
Parliamo di Mattia Destro, l’attaccante giallorosso che lei ha avuto modo di allenare qualche settimana durante il ritiro con il Siena. Si aspettava le difficoltà che ha vissuto la punta della Roma?
“E’ normale all’inizio avere delle difficoltà. Pochi giovani appena arrivati nella squadra giallorossa non ne hanno avute, a parte quel ragazzo con il numero 10 sulla maglia. Preventivabili i suoi problemi così come il suo miglioramento. Destro è un giocatore da Roma, ne sono straconvinto. Non solo da Roma, Mattia è da grande squadra”.
E’ mai stato contattato dalla Roma nel corso della sua carriera?
“Non lo direi mai, nemmeno sotto tortura”.
La Roma ha sbagliato due allenatori nelle ultime due stagioni. Chi arriverà si porterà sulle spalle un fardello pesante?
“Secondo me no, perché ci sono stati due fallimenti. Il problema è quando vai a sostituire i grandi allenatori, quando arrivi dopo Capello, Mourinho, oppure quando io ho dovuto sostituire Spalletti sulla panchina dell’Udinese”.
Fonte: Radio Manà Sport