Simone Perrotta è riuscito a trovare il suo percorso anche quest’anno, anche in questa Roma che aveva puntato su Totti e i suoi nipotini. Senza mai essere scelto tra i titolari, ha raggruppato nove presenze in campionato con addirittura due gol segnati: uno ogni 103 minuti giocati. Nemmeno Osvaldo, Totti e Lamela hanno questa incredibile media realizzativa.
Domani sera a Udine si rimetterà a disposizione di Andreazzoli e probabilmente ripartirà dalla panchina, ma nel frattempo può godersi la vetrina ritrovata: «Io lavoro per farmi trovare sempre pronto. Quando l’allenatore vorrà, giocherò. Non è un problema» . E a questo punto, a 35 anni e mezzo, potrebbe decidere di giocare un altro anno. Se la Roma non gli proponesse il rinnovo, valuterebbe una soluzione straniera. Sperando di chiudere con la qualificazione alla Champions: «Le vittorie fanno aumentare l’allegria, la serenità, la fiducia. Le cose sono migliorate rispetto al passato… Veniamo da tre successi di fila e ce la giocheremo anche contro l’Udinese» . (…)
Da via Allegri a Trigoria, dove la Roma ha fatto una serie di test tattici in vista della partita. Da quanto è emerso nell’allenamento di ieri mattina, Andreazzoli dovrebbe confermare il 3-4-2-1 con il cambiamento più logico: fuori il regista migliore, Pjanic, dentro il regista di riserva, Tachtsidis. Ma non sono escluse sorprese, perché Florenzi è stato provato per due giorni di fila nella posizione di trequartista: Lamela deve stare attento a non farsi soffiare il posto. Florenzi peraltro è in corsa per un posto come esterno sinistro, dove sono in lizza come al solito Balzaretti e Marquinho. In difesa, infine, Castan è recuperato a tutti gli effetti un mese dopo l’infortunio al ginocchio: è in vantaggio su Romagnoli per il ruolo di difensore di centrosinistra.
Fonte: Corriere Dello Sport