Il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha rilasciato una intervista in cui parla della sua esperienza al Palermo e del momento vissuto da Totti e Andreazzoli:
“Il mio rammarico maggiore al Palermo?
“La mancata qualificazione in Champions League che non si è realizzata per circostanze non replicabili è uno dei ricordi meno belli della mia esperienza in rosanero ma quello più odioso che serbo è il trasloco in nave degli effetti personali quando ho lasciato Palermo definitivamente. Quel Palermo è stata un’utopia quasi realizzata. Da qui ho un rammarico che ancora persiste”.
Il mio ricordo più bello?
“L’invasione di palermitani a Roma per la finale di Coppa Italia è il ricordo più bello di quel periodo. Vedevo sbucare maglie rosa ad ogni angolo della città e, anche se me ne ero andato qualche mese prima, ho vissuto pienamente quelle emozioni”.
Gli attestati di stima da parte di Zamparini?
“Ovviamente queste sono parole che mi inorgogliscono, è un pensiero che scaturisce da una solida stima reciproca”.
Un giudizio su Andreazzoli?
“Andreazzoli sta lavorando con abnegazione e competenza, la squadra lo segue spontaneamente e in questo momento il trend è positivo. Ha avuto, inoltre, l’intelligenza e la sensibilità di non disperdere ma anzi di incentivare quanto di buono aveva fatto Zeman prima di lui”.
Sorpreso da Totti?
“Il Totti attuale potrebbe giocare nel resto del mondo, farà di tutto per mantenere questa condizione”.
Palermo-Roma?
“Alla fine della gara, qualsiasi possa essere il risultato, per il Palermo non ci sarà verdetto definitivo e molto dipenderà anche dall’esito di Genoa-Siena. So perfettamente che Sannino è un ottimo allenatore e grande motivatore ma non temo lo spirito di rivalsa che da solo non basta a vincere le partite. Temo invece la qualità di molti giocatori del Palermo che, anche se non si è espressa nel corso della stagione, si potrebbe manifestare nella singola gara”.
Retrocessione vicina per i rosanero?
“Non sarebbe una vergogna, in serie B hanno giocato Juventus, Napoli, Torino e qualche tempo fa addirittura il Milan. La vergogna sarebbe non risollevarsi subito, istituire processi e far mancare fiducia e affetto alla squadra e a Zamparini che come l’araba fenice risorge sempre. Ma questo non accadrà perché Palermo è una città tollerante e di grande civiltà sportiva”
Fonte: Il Giornale di Sicilia