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CALCIO ESTERO Esultanza apologetica, bufera su Katidis (VIDEO)

Katidis esultanza

Ci risiamo. Dopo il susseguirsi di polemiche innescate qualche mese fa in Germania, ancora una volta un saluto romano si impone all’attenzione dell’opinione pubblica scatenando una serie infinita di drastiche reazioni. Nel recente passato la pietra dello scandalo è stata rappresentata da Mandzukic e Shaqiri che per festeggiare un gol avevano dato luogo ad un’ esultanza coreografica, con tanto di saluto romano annesso, proprio in quel di Norimberga, sede dei processi al nazismo. Tale manifestazione generò una presa di posizione da parte della stampa serba che vide in quell’esultanza un tributo ai generali croati Gotovina e Markac, condannati nel 2011 per crimini di guerra e contro l’umanità ma assolti dal tribunale nella seguente istanza di giudizio. Sulla discussa esultanza intervenne la federcalcio tedesca – attraverso il suo comitato di controllo – intimando “ad entrambi i giocatori di astenersi da tali celebrazioni, al fine di evitare interpretazioni errate”.

SALUTO APOLOGETICO – Stavolta a balzare agli onori ( o disonori) della cronaca in maniera assolutamente poco edificante é Giorgios Katidis, giovane centrocampista dell’Aek di Atene, una squadra fondata nel 1924 da un gruppo di rifugiati provenienti da Costantinopoli (attuale Istanbul)come appare evidente dall’acronimo (Athlitiki Enosis Konstantinoupoleos). Il mediano giallonero in seguito al gol partita, realizzato nelle battute finali della sfida salvezza contro il Veria, l’ha combinata grossa. Un’esultanza incontenibile, sfociata in un braccio teso. Un saluto romano esibito innanzi ad una curva di estrema sinistra appartenente ad un club fondato dai rifugiati greci provenienti dalla Turchia. Che la Germania non sia simpatica da queste parti é un fatto acclarato. Ma a destare scalpore é chiaramente il connotato ideologico di un gesto catalogabile come apologetico, apparso alquanto fuori contesto, già costato caro alla Lazio in campo Europeo. I biancocelsti infatti  in seguito al rapporto di un delegato Uefa circa la proposizione del saluto romano da parte di alcuni componenti della Curva Nord sono stati puniti dallo stesso organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio europeo, vedendosi costretti a giocare a porte chiuse sia gli ottavi che i quarti di finale di Europa League. 

LA REAZIONE DEL MONDO SPORTIVO – A Katidis é andata molto peggio: il classe ’93 é stato radiato da tutte le nazionali greche. Il suo gesto stigmatizzato dalle più disparate categorie sportive. Il centravanti del Monaco e della Nazionale, Yorgos Tzavellas, ha scritto su Twitter: “Che qualcuno fermi questo ragazzino… Ah, Grecia! Peccato per le lotte dei nostri antenati. Peccato!” Esternazione che fa il paio con quella del campione di pallacanestro Manolis Papamakàrios attonito dall’aver assistito all’anacronistico saluto, tanto da domandarsi cosa altro vi sia ancora da vedere. Stesso pensiero condiviso dall’ex Nazionale di pallanuoto Yorgos Mavrotàsil quale ha manifestato tutto il suo sconcerto asserendo:

“Meno male che non porta la maglia mentre fa il saluto e lascia la macchia nella storia”.

LA PRESA DI POSIZIONE DEI TIFOSI – Come se non bastasse la trasversale moltitudine di condanne, a rendere precipitosa la situazione del protagonista dell’inopportuna esultanza, hanno provveduto i supporters gialloneri. A nulla sono valse le scuse di Katidis che in lacrime ha spiegato di non conoscere le origini del braccio teso alla maniera nazista, esplicando il suo gesto come un atto spontaneo per festeggiare un gol inseguito da tempo.

Gli Original 21, questo il nome del tifo organizzato dell’Aek, non l’hanno presa affatto bene esprimendo il loro massimo disappunto attraverso un comunicato per nulla distensivo, contenente parole al vetriolo:

Che eri semplicemente un ridicolo, un esibizionista con la frangetta e con i disegni sul corpo, di un’immaturità inferiore perfino alle tue stesse credenze, lo potevamo tollerare… e con la nostra buona volontà lo scusavamo.. Ma salutare in modo fascista, RIDICOLO INSIGNIFICANTE, NON SI PUO’ PERDONARE IN NESSUNO MODO! Tremano le ossa dei nostri antenati, della nostra stessa storia… dei rifugiati e dei nostri valori antifascisti! Alla fine vali poco come giocatore e come persona! Ormai sei indesiderato e ricercato tra di noi! Le tue lacrime non ci convincono… lo stesso vale anche per le tue scuse! I membri dei “battaglioni di sicurezza” (gruppi che aiutavano i tedeschi durante l’Occupazione nazista, n.d.t.), i collaborazionisti, cioè tutti quelli che prima di te hanno salutato nello stesso modo, avevano anche loro delle scuse. La storia non li dimentica! NOI, LA GRANDE FAMIGLIA DELL’AEK, DEL RIFUGIO E DEI VALORI UMANI, NON DIMENTICHEREMO MAI!”

Insomma per il giovane calciatore ellenico sembra giunta l’ora di cambiare aria e si profila una “rovente” sessione di calciomercato…

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter: @DSancamillo

ESULTANZA DI MANDZUIKIC E SHAQIRI:

Esultanza Mandzukic e Shaqiri

IL VIDEO DELL’ESULTANZA DI KATIDIS:


Bóng đá: Pha ăn mừng kiểu phát xít của Giorgos… di tapchibongda

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