(G. Piacentini) – Aspettando i soldi dello sceicco, sono arrivati (arriveranno) quelli della Nike. In attesa che Adnan Adel Aref al Qaddumi dia seguito all’intenzione, manifestata firmando un preaccordo con il presidente Pallotta, di entrare nella società giallorossa, ieri la Roma ha ufficializzato una partnership di 10 anni e circa 50 milioni di euro con l’azienda produttrice di materiale sportivo più famosa nel mondo.
Da Austin, in Texas, dove si sta svolgendo la convention annuale della Raptor, il presidente Pallotta sta pianificando le strategie per il futuro prossimo e quello più a lungo termine, insieme a Italo Zanzi, il nuovo Ceo giallorosso, e al d.g. Franco Baldini. Nel futuro immediato c’è la possibilità dell’ingresso di un nuovo socio nella quota americana dell’As Roma: è oggi, infatti, il termine ultimo entro il quale Adnan Adel Aref Qaddumi dovrà fornire le garanzie affinché il pre accordo firmato con il numero uno giallorosso diventi effettivo. In pratica, lo sceicco dovrà dimostrare in maniera concreta di avere la disponibilità finanziaria (circa 50 milioni di euro) che ha attirato l’attenzione della proprietà americana. All’interno della Roma si continua a respirare ottimismo sulla felice conclusione della trattativa ed entro oggi sarà emesso un comunicato per rendere conto al mercato (e alla Consob), sia in caso di fumata bianca e sia in caso contrario. Ieri s’è sparsa la voce che Qaddumi sia indagato per aggiotaggio: dalla Procura, nè conferme nè smentite.
Se con lo sceicco non dovesse andare per il verso giusto, quello aperto ieri è comunque un paracadute niente male per le casse societarie. La partnership con la Nike, infatti, nel decennio che va dal 2014 al 2024 porterà circa 50 milioni di euro, a cui vanno aggiunti il 50% dei profitti generati dal merchandising del club venduto negli store del colosso americano in tutto il mondo. Non solamente una sponsorizzazione tecnica, quindi, ma una vera e propria partnership: è questa la differenza più marcata con il passato, quando si puntava soprattutto a monetizzare la sponsorizzazione (la Kappa nell’ultimo anno di contratto avrebbe pagato 8.1 milioni per mettere il suo marchio sulla maglia) invece che ai ricavi delle vendite. Per la prossima stagione la formazione giallorossa giocherà con una maglia autoprodotta, che sarà fornita da uno sponsor che però non apparirà ufficialmente. «Nike – si legge nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società – realizzerà tutti i prodotti da gara e da allenamento, dalla prima squadra fino alle giovanili, come anche quelli per il tempo libero per giocatori e tifosi ».
In casa giallorossa la soddisfazione per aver chiuso un accordo così importante con un brand di livello mondiale come Nike è tutta nelle parole di Italo Zanzi. «La Roma – le sue parole – è impegnata a diventare la squadra di calcio più importante del mondo, dentro e fuori dal campo, e questo è un passo fondamentale verso questo obiettivo. La dedizione che Nike ha verso l’eccellenza nel calcio e la costruzione di un brand globale sono perfettamente in linea con i nostri obiettivi. Siamo molto emozionati per questo nostro futuro insieme». Nella scuderia Nike la Roma va a fare compagnia a Barcellona, Inter, Juventus, Inter e alle due formazioni di Manchester, tanto per rimanere ai top team europei e mondiali. Il sogno di tutti i tifosi è che, come questi club, presto si possa cominciare a vincere.