Un ragazzino.
Eppure ha 36 anni suonati. Ma a vederlo sul rettangolo verde, per lui il tempo sembra non passare mai. Ieri 527 presenze in serie A, come Rivera. Continua a scrivere la storia e sembra non volersi fermare.
I segni di Francesco Totti sono sparsi lungo tutto l’arco dei 90 minuti. Due colpi di tacco, uno quasi normale, a servire Marquinho nell’azione del primo vantaggio giallorosso; il secondo sensazionale, sull’azione che porterà Perrotta a stampare il suo destro in pieno sulla traversa.
E poi una punizione al 2′ della ripresa troppo bella per essere vera. E infatti colpisce prima la traversa e poi il palo a Mirante battuto, tra “l’Oooohhhh” dell’Olimpico, in parte deluso dall’esito infelice, in parte stupito dalla prodezza balistica del suo capitano.
Al 70′ ancora punizione, ancora lui sulla palla. Un destro potente passa in mezzo alla barriera e finisce in fondo alla rete. Sono 226. Nordahl è andato, alle spalle di questo giovanotto con la maglia numero 10.
Adesso ne mancano 48 per riprendere Piola, un obiettivo al limite dell’impossibile. Per gli altri, non per Francesco Totti.
Francesca Schito