(M. Calabresi) – La festa era già pronta due settimane fa: sarebbe andata in scena in caso di doppietta al Genoa e sorpasso a Nordahl, con il d.g. Baldini in campo a premiare Francesco Totti con una targa. Quella sera arrivò «solo» l’aggancio, ma di festa ce ne fu un’altra, la più «strappalacrime» di tutte, preparata da Vito Scala, con i figli Cristian e Chanel e la maglietta «Sei forte papà». Francesco, nonostante anni e infiniti momenti di gloria, è uno che non ha mai smesso di emozionarsi (ricordate la faccia nel giorno in cui la sorpresa gliela fecero i dipendenti di Trigoria?): difficile, però, che il copione previsto per Roma-Genoa si ripeterà stasera in caso di gol al Parma. L’avversario per staccare Nordahl e iniziare l’assalto a Piola, comunque, è quello ideale.
VITTIMA PREFERITA Già, perché il Parma non è soltanto il club a cui Totti ha segnato di più in carriera (16 in Serie A e uno in Coppa Italia), ma anche una squadra che ha scandito momenti che hanno fatto la storia del capitano romanista, che la dedica in caso ce l’ha già pronta: alla moglie Ilary con cui, in questi giorni, festeggia l’anniversario di fidanzamento. Il gol che aprì il più bel Roma-Parma della storia della Roma (quello che valse lo scudetto 2001), quello del dicembre 2004 delle «107 volte, solo con te» (miglior marcatore della storia della Roma) e, prima, il simil-cucchiaio del 1998 a Buffon, anche se lo stesso Totti lo considera un tocco sotto e non il marchio di fabbrica esibito per la prima volta nel 2000 contro il Bologna. Contro il Parma, infine, Totti giocò per la prima volta con il numero 10 (30 ottobre 1994), quando ancora c’erano i numeri fissi e qualche suo compagno di oggi ancora usava il biberon. Può bastare?
LEGGENDA Stasera, aggancerà Rivera a quota 527 presenze, il 28 marzo saranno 20 anni dal suo debutto in A. Ecco perché, fin quando giocherà Totti, per la Roma sarà sempre un giorno di festa.