(C.Zucchelli) – Il rientro di Destro, il recupero di Osvaldo, l’intramontabile classe di Totti e quella sbarazzina di Lamela. Ma, soprattutto, tanta cattiveria sotto porta: la Roma vuole conquistare l’Europa (Champions o Europa League che sia) anche così. Per farlo deve continuare sulla scia di quanto costruito e realizzato fino ad ora: la squadra di Andreazzoli è infatti la più cattiva e concreta della Serie A. In 28 giornate effettive (senza prendere in considerazione lo 0-3 a tavolino di Cagliari) i giallorossi hanno realizzato 57 gol su 476 tiri. La percentuale è dell’11,97% ed è la migliore della massima serie. Cecchini della Roma sono Lamela (13 gol su 70 tiri, percentuale del 18,5%), Osvaldo (11 gol su 73 tiri, 15% di realizzazioni) e Totti, che tira più di tutti, 91 tentativi, ed è il secondo miglior marcatore con Osvaldo, 11 reti e percentuale realizzativa del 12%.
MERITO DI ZEMAN Sicuramente il merito di tanta cattiveria davanti al portiere avversario è anche e soprattutto di Zeman. Emblematiche sono le parole che il boemo disse in estate a proposito di Lamela: «È forte, ha i colpi. Ma deve capire che gli attaccanti giocano fronte, e non spalle, alla porta». L’argentino lo ha preso in parola, ha iniziato a segnare e non si è più fermato, tanto da non risentire né del cambio in panchina né dei continui cambi di ruolo, da trequartista ad ala destra passando anche per seconda punta. Di Totti c’è poco da dire, visto che segna da 20 anni, di Osvaldo invece colpisce sì l’alta media di realizzazione ma anche il fatto che nel 2013 ha segnato appena 2 gol, l’ultimo ormai due mesi fa a Bologna.
ATTACCO TOP Col rientro di Destro la Roma, miglior attacco della serie A a 57 gol come la Juve (sempre perché non si considerano le 3 reti a tavolino di Cagliari) può solo incrementare il proprio bottino. Finora è terza come numero di tiri verso la porta avversaria: al primo posto c’è la Juve con 536, al secondo la Fiorentina con 477, uno in più dei giallorossi. Nessuno però trasforma in oro tutto quello che produce come fa la Roma. Almeno nei piani alti della classifica. Al secondo posto nella classifica delle squadre più cattive di A c’è, a sorpresa, il Siena: 29 gol segnati su 243 tiri e media dell’11,93%. Al terzo posto Napoli e Udinese con l‘11,6. Più staccati gli altri club di prima fascia: la Juve (57 gol segnati su 536 tiri) si ferma al 10,63%, il Milan al 10,97, la Fiorentina all‘11,1, l’Inter al 10,8 e la Lazio al 9,48.
PROBLEMA DIFESA Con un attacco così, la stagione della Roma fatta di tante ombre e finora poche luci si spiega con una sola parola: difesa. Sconosciuta per Zeman, fondamentale per Andreazzoli che, giorno dopo giorno, sta cercando di mettere mano a un reparto che, dopo il Pescara, è il più perforato della Serie A con 49 reti subite.