(C. Zucchelli) – «Se la Roma vuole io ci sono. Mi piacerebbe molto, dopo tanti anni, poter tornare a lavorare a Trigoria». Ci spera, Sebino Nela, che la «chiacchierata» di un paio di giorni fa col dg Baldini al Fulvio Bernardini possa trasformarsi presto in qualcosa di più concreto. Cinquantadue anni la prossima settimana, difensore della squadra campione d’Italia nel 1983 con Nils Liedholm, domenica scorsa ha salutato i tifosi sotto la curva Sud, prima della partita vinta con il Genoa: «Una grande emozione», racconta, lui che nella sua carriera ha vestito anche la maglia dei rossoblù. Giovedì è andato a Trigoria a trovare Baldini «come ho fatto già altre volte in passato», è rimasto nel centro tecnico per un paio d’ore e ha anche guardato una parte dell’allenamento diretto da Aurelio Andreazzoli. Non gli è arrivata ancora nessuna proposta ufficiale, ma la Roma ha voluto sondare il terreno perché ha intenzione di coinvolgere nel club, adesso e soprattutto in futuro, tutti quei giocatori che hanno scritto pagine importanti della storia giallorossa. Nela, ovviamente, è uno di questi. La sua disponibilità è stata «totale, perché mi piacerebbe molto poter fare qualcosa con la Roma. Questa società mi piace, apprezzo le sue idee e il fatto che coinvolga tutti i grandi ex. Nel calcio è giusto non disperdere il patrimonio storico».
IL RINNOVO Nato lo stesso giorno di Nela, è già invece nella dirigenza giallorossa Bruno Conti. Responsabile del settore giovanile (anche se di Primavera e Allievi si occupano di più Sabatini e Massara), ha il contratto in scadenza a giugno. Pradè lo porterebbe volentieri a Firenze, il Cagliari gli affiderebbe un ruolo importante — complice anche il figlio Daniele — e la Figc lo considera uno degli ambasciatori più importanti del calcio italiano nel mondo. La Roma a parole non intende privarsi di un suo simbolo, adesso però Conti aspetta i fatti (che potrebbero arrivare a breve) visto che il suo contratto scade tra quattro mesi.