(C. Zucchelli) – Dopo la partita col Genoa Andreazzoli, pubblicamente, aveva detto: «Avete visto tutti quanto vale Stekelenburg». Contemporaneamente negli spogliatoi, mentre i tifosi sugli spalti ancora festeggiavano, un dirigente lo prendeva da parte e gli diceva: «Stasera sei diventato a tutti gli effetti il portiere della Roma». Meglio tardi che mai, visto che l’olandese è a Trigoria dall’agosto del 2011.
Mesi difficili, quelli vissuti da Stek in giallorosso, ma che con l’arrivo di Andreazzoli sembrano definitivamente alle spalle tanto che lui, dal ritiro della nazionale, ammette: «Adesso non ho alcun motivo per andare via da Roma. Il nuovo allenatore ha fiducia in me».
Rigenerato – Lezioni di italiano quotidiane, rapporto coi compagni decisamente migliorato, feeling coi dirigenti rinsaldato dai colloqui avuti con Baldini e Sabatini che, dopo il mancato trasferimento in Inghilterra, lo hanno invitato a pensare soltanto a giocare senza preoccuparsi del mercato: «Tu fai quello che sai e a fine stagione ne riparliamo», gli hanno detto i due direttori. Proprio per questo sono state anche congelate le trattative per portare a Trigoria il brasiliano Rafael, a lungo cercato in inverno. Stekelenburg li ha presi in parola, qualche errore – soprattutto sulle uscite – ancora c’è, ma di sicuro l’olandese ha preso fiducia e la sta dando a tutta la squadra. «Stiamo facendo molti punti – ha detto ancora il numero 24 della Roma – e questa per noi adesso è la cosa più importante».
La Nazionale – Importante è stata anche la chiamata di van Gaal per le due partite contro Estonia e Romania. Stekelenburg, che quando era stato messo in panchina da Zeman aveva perso il posto anche con gli Orange, vuole tornare ad essere protagonista con l’Olanda «perché il mio obiettivo è giocare da titolare la Coppa del Mondo in Brasile. Quando non sono stato convocato sono rimasto sorpreso, ma adesso è tutto alle spalle. Sono qui e sono pronto a fare bene».