(Il Messaggero) – L’undicesima sconfitta di questo campionato è dolorosa, come ammette il dg Franco Baldini. «Significa molto, purtroppo.Perché venivamo da un periodo positivo con buoni risultati e un buon calcio. Da Palermo, però, non portiamo via né l’uno né l’altro». Anche perché l’avversario prima della gara di ieri era sprofondato all’ultimo posto in classifica e prima di battere la Roma aveva vinto solo tre volte in questo torneo. Insomma cambiano i dirigenti, gli allenatori e i giocatori, è sempre la stessa storia: ecco il crollo quando l’impegno sembra facile, la delusione quando si sta per decollare. Anche per questo il management chiede il riscatto al gruppo. E in fretta. Nel derby di lunedì prossimo. Il direttore generale lo dice chiaramente. «La sconfitta è pesante e fa male: va subito cancellata. Ora arriva la partita forse più importante di questo finale di campionato: dobbiamo rifarci contro la Lazio».
SENZA FURORE – Baldini cerca di capire i motivi della resa di ieri pomeriggio al Barbera: «Il Palermo ha affrontato la partita della vita con la rabbia giusta e in questo ci è stato superiore. Quando abbiamo cercato di usare anche noi lo stesso atteggiamento era ormai tardi. L’approccio della squadra di Sannino è stato perfetto, non ha sbagliato nulla nei passaggi e nelle occasioni, noi invece siamo stati imprecisi».
LA DELUSIONE – In sintesi il Palermo ha interpretato la sfida meglio della Roma. Strano, però. Perché il dg ultimamente aveva preso atto dei comportamenti del gruppo giallorosso, della «serietà e disponibilità da parte di tutti». Proprio per questo non sa spiegarsi come mai. «Siamo colpiti, la squadra viveva un bel periodo e poteva continuare questa striscia positiva con altri punti importanti per la nostra classifica. La differenza l’ha fatta la voglia e la rabbia del Palermo di prendere l’ultima possibilità per restare in lotta per la Serie A. Dobbiamo fare in modo di dimenticare e di preparare la prossima partita». Con Baldini, sull’aereo che ha riportato la Roma a casa, anche il ceo Italo Zanzi, l’ad Claudio Fenucci e il consigliere Mauro Baldissoni. Tutti insieme a riflettere sull’improvviso black out della squadra di Andreazzoli.