(R.Dimito) – La Roma calcio chiude in rosso i conti dei primi sei mesi. Ma la continuità aziendale è salva, grazie alla prossima chiusura di un nuovo contratto di sponsorizzazione tecnica: l’accordo pubblicitario, secondo quanto risulta al Messaggero, dovrebbe essere siglato con il colosso Usa Nike, specializzato in abbigliamento sportivo. I termini economici e la durata del contratto sarebbero in fase di finalizzazione, come sarebbe stato riferito ieri pomeriggio, durante il consiglio del club a Trigoria.
NESSUNA NOVITÀ SU AL QADDUMI
A latere della riunione, Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit, avrebbe rivolto qualche domanda al presidente James Pallotta, collegato in call come Tom DiBenedetto, sul caso, divenuto quasi un romanzo giallo, di Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, anche in conseguenza di una gestione approssimativa della comunicazione da parte di americani e della società giallorossa. L’uomo d’affari arabo sarebbe interessato a investire nella As Roma SVC LLc e, a cascata, tramite Neep, mettere piede nel club, dove addirittura ambirebbe a una vicepresidenza. Ma Pallotta non avrebbe fornito dettagli ulteriori rispetto a quanto finora noto, confermando di aver svolto una due diligence sulle attività dello sceicco, da cui sarebbero emerse garanzie sulla solvibilità. Nulla di più, quindi, non resta che attendere il termine del 14 marzo per il versamento dei 50 milioni promessi, anche se, nei giorni scorsi, Pallotta avrebbe promesso un bonifico entro questa settimana.
LA VIGILANZA DI UNICREDIT
Il piatto forte della riunione è stata comunque l’approvazione del rendiconto semestrale chiuso il 31 dicembre che registra una perdita di 26 milioni, minore rispetto a quella dello stesso periodo 2011 con ricavi in aumento. Ma il rosso avrebbe potuto insidiare la continuità aziendale, cioè la capacità di far fronte alle obbligazioni ed agli impegni nel corso della normale attività. Su questo punto il dibattito sarebbe salito di tono. Pallotta avrebbe firmato una lettera di attestazione secondo le norme, invitando Fiorentino a controfirmarla, visto che i rappresentanti di Unicredit hanno poteri in materia finanziaria. Ma il banchiere, avendo ricevuto il testo poco prima, si sarebbe riservato di ratificarlo.
L’incidente scoppiato sul presupposto che consente a una società di andare avanti, non mina il futuro del club. E i soci non dovranno mettere mano al portafoglio per una ricapitalizzazione fuori programma. A breve dovrebbe essere siglato un contratto pubblicitario con Nike che sostituirà Robe di Kappa come sponsor tecnico. E i soldi che il gigante americano verserà saranno sufficienti a sostenere la gestione in relazione alla capacità di fronteggiare le scadenze debitorie. D’altro canto l’altro giorno il direttore generale Franco Baldini, con delega agli aspetti sportivi, aveva confermato che la continuità aziendale è garantita a prescindere dall’ingresso di al Qaddumi. Una frase che, però, detta a freddo, avrebbe potuto allarmare il mercato e non sarebbe stata digerita da Unicredit.
L’USCITA DI GABRIELLE
Il consiglio ha proceduto alla cooptazione di Italo Zanzi, attribuendogli gli stessi poteri del predecessore Mark Pannes come amministratore delegato. Zanzi, 39 anni, nato a New York, finora si è occupato della pianificazione di eventi futuri per conto di Coppa America. È entrato in consiglio al posto del dimissionario Andrea Gabrielle, uomo di marketing vicino a DiBenedetto che, all’ultimo momento ha preferito non tagliare per sempre i rapporti con la Roma.