Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 RIZZOLI:
Sicuramente come dice Allegri il Milan avrebbe vinto anche senza la superiorità numerica per un tempo e mezzo, ma la decisione presa dal fischietto bolognese per il fallo di Candreva su El Sharaawy non ha nè capo nè coda. L’intervento era nettamente all’interno dell’area di rigore e quindi andava sanzionato con il penalty, mentre non regge il discorso dell’ultimo uomo visto che Dias era già pronto in scivolata a bloccare la conclusione del Faraone. Azzeccagarbugli.
VOTO 1 CATANIA:
La squadra di Maran si suicida in casa buttando al vento un successo contro l’Inter che, dopo i primi 45′ di gioco, sembrava già scritto. Dal sogno all’incubo nel giro di un tempo complice la rete di Alvarez e la doppietta Palacio. Per gli etnei era la grande occasione per scavalcare i neroazzurri ed entrare veramente in piena corsa per la Champions ma evidentemente le gerarchie nel calcio esistono. Braccino del tennista.
VOTO 2 CHIELLINI/CAVANI:
Il duello tra il centravanti uruguaiano e il centrale della Nazionale è fatto di scorrettezze e ripetuti attacchi alle spalle. Una tirata di capelli a cui fa seguito una brutta gomitata, il tutto condito dall’idiozia della sestina arbitrale che vede bene di ammonire entrambi, senza tirar fuori il cartellino rosso sacrosanto, specie per il partenopeo. Poco cambia la stretta di mano con cambio di maglia a fine gara che sa molto di sceneggiata salva guai per entrambi. Duello rusticano.
VOTO 3 CAGLIARI:
Tre come i gol presi dalla squadra sarda nella trasferta in terra emiliana. Dopo sette risultati utili consecutivi, gli isolani si bloccano nel tentativo di allungare la striscia positiva di fronte ad un Bologna decisamente in palla. Complice questa vittoria il Cagliari perde il duello in classifica con i rossoblu di casa, restando a 31 punti e venendo così scavalcati di uno punto dal Bologna. Aggravante domenicale il rosso diretto a Pisano, l’infortunio di Capitan Conti nel finale e una gara terminata in nove contro undici. Marasòrti.
VOTO 4 STADI:
Ci dobbiamo ripetere per l’ennesima settimana sottolineando la cosa come fossimo un gruppo di sostegno. Gli stadi italiani hanno assolutamente bisogno di un restyling e di una legge che possa regolamentare la loro costruzione, gestione e futura modernizzazione. Questa volta mettiamo in evidenza: lo sganciamento di due pali di sostegno di una delle porte del Massimino sistemati alla buona con del nastro adesivo fotografando la situazione degli impianti in Italia. Scotch.
VOTO 5 FIORENTINA:
La compagine del Giglio non riesce a battere il Chievo se non con un gol di Larrondo su assist di Luca Toni, in netta posizione di fuorigioco. L’atteggiamento degli uomini di Montella e simile più ad una gara amichevole che ad una sfida decisiva per la zona europea; il Chievo più volte sfiora il gol del vantaggio e deve recriminare della scarsa vena mostrata da Therau. La Viola ritrova in un colpo solo la “fortuna” che gli era mancata nei primi due mesi dell’anno. Montella sa che c’è ancora molto da lavorare. Offside.
VOTO 6 BONAVENTURA:
L’Atalanta si tira fuori defintivamente dalle zone basse della graduatoria della massima divisione grazie alla bella prestazione messa in mostra da Jack Bonaventura autore di una doppietta (prima in Serie A) e di diverse giocate ad impreziosire una già esaltante prestazione. La Dea cosi facendo abbatte la quota dei 30 punti con undici giornate ancora da giocare ottenendo una risposta marcata agli interrogativi palesati da Colantuono dopo gli alti e bassi dell’ultimo periodo. Salvi.
VOTO 7 SAMPDORIA:
I blucerchiati guidati da Delio Rossi si confermano come la squadra più in forma del campionato ottenendo il sesto risultato utile consecutive, festeggiando così al meglio la la nomina a Presidente di Edoardo Garrone. Per battere il Parma basta il colpo di testa del giovane italo-argentino Icardi alla sua ottava rete in due mesi, nona in Serie A. Sampierdarena.
VOTO 8 PAZZINI:
Il Milan non avverte la mancanza di Balotelli grazie al suo bomber di scorta. Il 28enne toscano ritrova la fiducia di Allegri e dell’ambiente, ripagando il “diavolo” con una doppietta di assoluto valore e straordinaria utilità ai fini della classifica. Operazione sorpasso alla Lazio completato e adesso l’obiettivo diventa il secondo posto. Cose da pazzi.
VOTO 9 PALACIO:
Senza Milito, out per infortunio fino al prossimo anno e con Cassano autoescluso per l’ennesima bravata nelle spogliatoio (si parla di una battuta poco felice su Moruinho), l’Inter si aggrappa al Trencha per un impresa che sà di svolta e potrebbe regalare un finale di stagione ancora esaltante. L’attaccante argentino al 20esimo gol stagionale dimostra ancora una volta di realizzare solo marcature da tre punti. Trascinatore.
VOTO 10 DIAMANTI:
Il talento del Bologna realizza un gol di rara bellezza nella vittoria interna contro il Cagliari. Il mancino ex Livorno, prende il pallone sulla destra, si accentra con rapidità e lascia partire un tiro a giro che va ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali opposto, non lasciando scampo all’incolpevole Agazzi. Alino non è nuovo a prodezze del genere, tanto che bisognerebbe intitolargli un certo tipo di realizzazioni, come avveniva in passato con Del Piero. Il tutto ad un giorno dal 70esimo compleanno dell’indimenticato Lucio Dalla. Caruso.
A cura di Rocky & Apollo