(V. Meta) –ABEL Balbo. All’Udinese dal 1989 al 1993, 134 presenze e 65 gol. Alla Roma dal 1993 al 1998, 146 presenze e 78 gol. Poi, tra il 2000 e il gennaio del 2002, 3 presenze sufficienti per vincere uno scudetto e una Supercoppa.
BICICLETTA Il grande amore di Guidolin. Evidentemente sulle due ruote riesce a sentirsi finalmente libero dalle pressioni (a Udine, eh), quelle che per due volte gli sono costate la Champions ai preliminari e che pochi mesi fa lo hanno portato sull’orlo del ritiro. Anche piangere troppo stressa.
CAPOEIRA 22 gennaio 2006, Udinese-Roma 1-4 con Taddei centravanti (!) Doppietta di Mancini, che per esultare si dà alle capriole, pensa l’inclita. Invece è un passo di danza, la “Capoeira”, risponde il colto.
DESIDERI Roma-Udinese, ultima giornata del campionato 1992-93. La Roma sta vincendo 1-0, ma non ha nulla da chiedere al campionato. L’Udinese si gioca la salvezza. Se segna, la Fiorentina va in B. E alla fine segna, con Desideri, grande ex. L’Olimpico esulta. Il coro «Ve saluta Carnevale», che poco prima aveva sbagliato in maniera clamorosa il 2-0, si sente ancora oggi fino a Firenze.
EDY REJA Doveroso omaggio alla città che ha dato i natali a tante soddisfazioni.
FISCHIETTO Lasciatelo a casa, tifosi dell’Udinese: Stekelenburg non è Marchetti e comunque noi non siamo la Lazio. Sul finto fischio finale proprio non ci caschiamo.
GRAZIANI Stagione 1986-87, alla ventiquattresima giornata dopo una grande rimonta la Roma è a meno 3 dal Napoli di Maradona. A Udine va in vantaggio con Nela. Nel frattempo, il Napoli è bloccato sul pareggio dalla Juve. L’Udinese è già retrocessa, dato che è partita da una penalizzazione di 9 punti. Ma Ciccio Graziani, proprio lui, approfitta di un retropassaggio troppo azzardato di Conti e batte Tancredi. L’Udinese vincerà poi 2-1, il Napoli batterà la Juve e vincerà lo scudetto, la Roma finirà rovinosamente addirittura fuori dall’Europa.
HOTEL Questa Roma non è un albergo. È sempre valido. Capito, argentini del Manchester City che telefonate a Lamela?
IERI No, la partita è domani.
LAMELA Torna sulla scena del crimine, lo spogliatoio del Friuli dove un anno fa Osvaldo gli fece capire con modi piuttosto spicci di non aver gradito la sua prestazione svogliata. Stavolta solo baci e abbracci.
MARSILI Centrocampista dell’87 che il 10 aprile 2005 giocava a Udine la sua prima e unica partita in Serie A non ancora diciottenne, il più giovane di una Roma che portava al Friuli il meglio del suo settore giovanile a cominciare dalla panchina, dove sedeva Bruno Conti. Insieme a lui c’erano, fra campo e panchina, Curci, Virga, Briotti, Pipolo, Seppani, Rosi e Okaka. Oggi Marsili gioca nel Martina Franca, ma anche da tifoso per lui Udinese-Roma non è mai una partita come le altre.
NORDAHL Raggiunto una settimana fa all’Olimpico, lo svedese potrebbe essere scavalcato da Totti al secondo posto nella classifica dei marcatori in Serie A di tutti i tempi. Considerando che in carriera il Capitano all’Udinese ha già segnato 13 gol e che il Friuli gli ricorda l’esordio in azzurro con Zoff (che è pure di quelle parti), le premesse per il sorpasso ci sono tutte.
OSVALDO Quest’anno solo baci e abbracci (vedi L di Lamela).
POZZO Senza fondo. Il proprietario dell’Udinese possiede alcune quote dell’Espanyol, controlla il pacchetto di maggioranza del Granada, che ha preso in terza divisione e ha riportato nella Liga, e dal 2012 possiede anche il Watford, dove ha preso Zola come allenatore. Conflitto d’interesse? In attesa della risposta, sappiate che solo un proprietario di società di calcio in Italia è tale da più tempo di lui: Silvio Berlusconi.
QUINDICI I gol di Totò Di Natale in campionato, buoni per il terzo posto, dietro a Cavani (18) ed El Shaarawy (16), in una classifica marcatori che ha vinto per due volte di seguito fra 2009 e 2011. Alla Roma ha segnato lo stesso numero di gol fatti da Totti all’Udinese, 13, inclusa la doppietta dell’andata. Il mal di schiena lo ha un po’ frenato negli ultimi tempi, visto che solo domenica scorsa a Pescara è tornato al gol un mese e mezzo di digiuno, ma dato che all’andata ne ha già fatti due, stavolta può anche tenersi la fame. È comunque una stella, Di Natale.
RIZZOLI…e quel che segue.
SQUALIFICATO Sarà Giampiero Pinzi il grande assente della sfida di domani, per cui Guidolin può stare tranquillo: se la settimana prossima a Catania non lo avrà a disposizione, non sarà per la squalifica inflittagli dopo l’immancabile rosso contro la Roma. Memorabile il battibecco con Aquilani nel gennaio 2006 (vedi C di Capoeira).
TERZO POSTO La rincorsa continua, 5 punti non sono una distanza incolmabile e sopra
UVA Pinot nero, grigio e bianco. Merlot. Tocai. Verduzzo secco, amabile e dolce. Muller Thurgau. Grappa (da quelle parti nota come “sgnape”). Per gli ubriachi di Roma c’è l’imbarazzo della scelta.
VICENZA L’avversaria della seconda vittoria a Udine nell’anno dello scudetto. Il 25 febbraio 2001 si giocava al Friuli perché i petardi lanciati a Bergamo erano costati la squalifica del Menti, la Roma passò comunque 2-0 e il primo gol lo segnò Montella, che si sarebbe ripetuto anche due mesi dopo sempre lì, contro l’Udinese.
ZICO Ha compiuto 60 anni da poco e in un’intervista alla Gazzetta ha raccontato: «Mi chiamò Falcao per andare alla Roma, ma avevo già firmato con l’Udinese». E alla Roma doveva venire già prima, proprio al posto di Falcao. A Udine, oltre a lui, hanno giocato anche Causio, Edinho, Gallego e, nel basket, Larry Wright e Drazen Dalipagic. Lì vicino è nato Primo Carnera. Una volta ha anche combattuto a Udine, che gli ha intitolato il Palasport.