(V. Meta) – La prima volta che ha messo piede a Coverciano, Alessandro Florenzi ci si è perso. Gliel’avessero detto allora (era l’autunno del 2010) che di lì a un paio di stagioni si sarebbe ritrovato a essere l’unico romanista della Nazionale di Prandelli alla vigilia di una partita di qualificazione al Mondiale, probabilmente si sarebbe messo a ridere. Oggi che al Centro Tecnico è diventato di casa, Florenzi è diventato uno dei punti di riferimento quando c’è da spezzare la monotonia degli allenamenti con qualche parola scherzosa.
Chiedere a Cerci e Montolivo, protagonisti di più di un siparietto divertente durante l’allenamento della mattina, quello incentrato sui test atletici e relativi giri di campo. Battute e tanti sorriri per contrastare la fatica dei giri di campo a inserimento alternato a gruppi di tre. Florenzi è stato l’ultimo a finire e quando ha smesso di correre si è ritrovato un pallone a bordo capo, troppo invitante per non concedersi qualche palleggio, come da piccolo la domenica nel giardino vicino alla chiesa di Vitinia. Prandelli lo ha visto, lo ha raggiunto e gli ha sussurrato qualcosa che ha fatto ridere entrambi. Ma la domenica di lavoro non era finita lì. Dopo il prelievo di sangue dal lobo dell’orecchio cui si è sottoposta tutta la squadra, agli azzurri è stato concesso ben poco tempo per riposare e nel pomeriggio tutti di nuovo in campo per il penultimo allenamento a Coverciano prima della partenza per Malta. Stavolta per Florenzi non c’è stato bisogno di una pettorina da jolly e il ct lo ha schierato nella formazione riserve, sia nelle esercitazioni tattiche sia nella partitella a metà campo, in una linea mediana a tre completata da Giaccherini e Poli.
D’altra parte, con il recupero di Marchisio (indisponibile contro il Brasile per via di una tonsillite), le maglie in mezzo al campo sono già tutte assegnate, con lo juventino che andrà a prendere il posto di De Rossi accanto a Pirlo (vertice basso) e Montolivo. Florenzi potrebbe trovare spazio a partita in corso e per lui sarebbe la prima volta in una gara che mette in palio dei punti, visto che entrambe le sue precedenti apparizioni con Prandelli erano coincise con altrettante amichevoli contro Francia e Olanda. Di certo tornerà a Trigoria dopo dieci giorni da stakanovista. Prima parte della settimana con l’Under 21, con cui è sceso in campo nell’amichevole di venerdì, mentre l’Italia di Prandelli si godeva una giornata di libertà a Firenze. Al termine del 2-0 ai russi, Mangia annunciava il suo passaggio a Coverciano, che Alessandro ha raggiunto sabato mattina per essere subito in campo nel pomeriggio. Ieri la doppia seduta, stamattina alle 11.30 l’ultimo allenamento in Italia prima della partenza per Malta nel pomeriggio, in aereo da Pisa. Domani la partita con la Nazionale, quindi il rientro a Roma in nottata. Ma tanto lui non è il tipo che si tiri indietro quando c’è da correre.