(E.Menghi) Piccole sfumature di confusione. Andreazzoli ha provato a mantenere la sfrontatezza della vigilia anche dopo una partita pareggiata con l’uomo in più per gli ultimi venti minuti. Ma tra un sospiro e un altro gli si leggeva in faccia il primo segnale di cedimento. Mossa coraggiosa quella di tenere fuori Osvaldo dagli undici titolari, ardita quella di buttarlo poi nella mischia finale levando dal campo Totti, il burattinaio della Roma. Il caso ha voluto che una manciata di secondi dopo il cambio arrivasse il gol di Muriel, ma non è stato il caso a mandare in confusione la squadra. Senza le idee del capitano, la Roma già priva della regia di Pjanic è rimasta in silenzio a guardare il tempo scorrere sul cronometro, accontentandosi di un pareggio su un campo sicuramente difficile, ma non impossibile. Almeno bisognava provarci.
«Quando giochi contro l’Udinese – dice Andreazzoli – sai che trovi una gara di questo tipo. Abbiamo interpretato la gara nella maniera giusta, non eravamo partiti benissimo, ma ci siamo adattati bene. Siamo andati in vantaggio e forse lì dovevamo essere più bravi nell’imbucare l’ultimo passaggio. Il campo non era in perfette condizioni e questo ha creato delle difficoltà». La pioggia leggera ma eterna che ha innaffiato il Friuli (ben coperto però dai teloni) da mercoledì scorso non può essere una scusante.
E non si può nemmeno attribuire tutta la responsabilità ad Osvaldo, prima escluso, poi chiamato a dare una risposta. Ma l’occasione sbagliata al 90’ resta negli occhi di tutti, anche di Andreazzoli: «Emozioni che passano per la mente di tutti quando uno porta a casa un punto che potevano essere tre. Errore tecnico, è andata così. Ha fatto il possibile, non sempre si può far tutto ciò che si vuole. Vogliamo valutare Dani da un’occasione sbagliata? E’ vero, poteva darci i tre punti, siamo rammaricati anche per lui. Ma è uno sport di squadra e accettiamo l’errore di qualsiasi componente del gruppo». Se si tratta di De Rossi, il tecnico è pronto ad alzare la voce: «Sono un po’ stanco di parlare sempre delle individualità in questa maniera. Posso dire che poteva essere più pulito, ma hanno sbagliato tutti tecnicamente, anche Totti. Daniele ha fatto un’ottima prestazione anche dal punto di vista fisico».
De Rossi non si tocca, Osvaldo sì. Sembra questo il messaggio di Andreazzoli a fine gara: «Ho fatto delle scelte perché credevo di avere con Totti la possibilità di mandare dentro gente che partiva da dietro e al tempo stesso maggiore brillantezza in mezzo al campo. Quando è uscito, abbiamo subìto il pari. Se la squadra avesse mostrato personalità e forza, non l’avrei tolto. L’ho fatto perché volevo aiutare la squadra, allungandola. E con le qualità di Osvaldo potevamo farlo. Totti voleva superare Nordhal? Ne ha di tempo per farlo».
Gol non fatti e gol subiti: «Quello di Muriel non l’ho rivisto, l’ho visto dal campo. L’errore era prima della scivolata di Burdisso: Piris era troppo alto e l’ha costretto a uscire, lì abbiamo fallito e quando fallisci paghi». Stavolta ha fallito un po’ anche lui, pagherà?